Il cambio euro-yen cerca di uscire dall’ultima fase di lateralità con la giornata di oggi: in arrivo riunione BCE e conferenza stampa Draghi. Possibile inversione ribassista?
Il cambio euro-yen ritrova la strada del rialzo grazie alla giornata di ieri, quando abbandonati i minimi dell’ultimo mese a quota 120,6 si è ritrovato con oggi a testare la media mobile in D1 a 122,3.
Le aspettative per la riunione BCE di oggi guardano a possibili nuovi interventi sul tapering, novità che non sono da escludere ma che in molti ritengono ancora premature per quello che è il primo meeting del 2017.
Saranno piuttosto le parole di Mario Draghi nella sua conferenza stampa delle ore 14:30 ad offrire garanzie riguardo possibili movimenti sulla moneta unica, in fase di recupero contro il dollaro e da ieri anche contro la valuta nipponica.
Entriamo quindi nel merito del cambio euro-yen e capiamo come la giornata di oggi potrebbe condizionare l’andamento futuro del cross.
Forex, euro-yen attende BCE e Draghi: andatura rialzista ma pericolo ribassista
Il cambio euro-yen segue durante la sessione asiatica e quella europea di oggi lo stesso movimento tenuto durante la giornata di ieri, raggiungendo il test della media mobile in D1.
In precedenza il cross aveva vissuto giorni di ritracciamento dai livelli di massimo raggiunti a dicembre, con il recupero dello yen che ha viaggiato in maniera concorde con il deprezzamento del dollaro.
Rimane infatti stretto il legame tra il biglietto verde e la valuta nipponica, con quest’ultima che tende a rafforzarsi nei momenti di debolezza della prima, rivestendo ormai all’interno del Forex un ruolo sostitutivo in termini di investimento.
Durante la serata di ieri le parole della Yellen, che ha confermato l’attitudine propositiva della Fed nel rialzare i tassi di interesse più volte nel 2017, hanno dato una spinta al dollaro USA e così lo yen si è ritrovato a perdere inerzia, favorendo il rialzo stesso di EUR/JPY.
Oggi la riunione BCE e le parole di Draghi saranno l’occasione per capire quanto questo movimento troverà seguito.
Le aspettative di torni cauti e nessuna novità di rilievo lasciano una grande incognita su come i mercati interpreteranno questi segnali. Un dato di fatto è che spesso l’euro si ritrova a pagare durante le riunioni della banca centrale e, nonostante l’andamento positivo degli ultimi dati macroeconomici, non è da escludere che anche oggi ci possa essere un contraccolpo ribassista.
Osservando il seguente grafico giornaliero si nota come euro-yen sia ora impegnato nel test della media mobile a 20 periodi, al di sotto della quale viaggia da oltre una settimana:
Il recupero degli ultimi giorni ha permesso la creazione di un doppio supporto a quota 120,8 e 121,7, entrambi livelli di prezzo già rilevanti nel passato.
Una prospettiva ribassista deve quindi come prima cosa guardare al test di questi due target, oltre i quali la discesa del cross avrebbe modo di estendersi di molto e fino al successivo supporto di rilievo a quota 118,4.
Se invece le notizie portate da Draghi dovessero piacere al mercato il rialzo iniziato ieri avrebbe modo di sfogare oltre la media mobile e in direzione del vero e proprio muro di resistenza evidenziato in rosso, tra il 123,8 e il 124,4.
Gli oscillatori attendono gli esiti di giornata in perfetto equilibrio sui loro valori intermedi, lasciando la porta aperta a qualsiasi esito.
La giornata di domani con l’insediamento e il discorso di Trump, infine, avrà modo di chiudere la settimana di euro-yen con un grande impatto, visto la forte correlazione (negativa) tra dollaro e yen.
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