Cambio AUD/USD: il trend della coppia è ribassista ma probabilmente saranno i NFP di oggi a darci le giuste indicazioni sul cross del dollaro australiano contro il dollaro USA.
Nonostante il trend ribassista del cross AUD/USD che ha preso avvio a fine marzo, i dati contrastanti relativi sia all’economia australiana che a quella americana non ci danno una chiara visione di quello che potrebbe essere il futuro della coppia.
Molto probabilmente saranno gli attesi Nonfarm Payrolls di oggi a suggerirci la strada che potrebbe percorrere la coppia almeno per la prossima settimana.
Forex, cambio AUD/USD: occhi puntati sui NFP di oggi
Dollaro australiano in forte calo nell’ultimo mese: è la valuta, tra quelle principali, che registra la performance peggiore perdendo sul biglietto verde il 2,59%. Non vanno meglio le cose nell’ultima settimana (-1,54% sul dollaro) e anche oggi apre in calo perdendo terreno nei confronti di tutte le valute.
Il governatore della RBA, Philip Lowe, in un discorso tenuto ieri a Brisbane, si è detto preoccupato per i rischi connessi al forte indebitamento delle famiglie, motivo per il quale ha escluso un aumento dei tassi nell’immediato futuro che potrebbe avere un impatto significativo sulla spesa dei consumatori. Inferiori alle attese i dati di marzo relativi alla bilancia commerciale (+3,11 miliardi contro i 3,4 previsti) e alle vendite di nuove abitazioni in calo del 1,1% mentre è positivo l’indice AIG di aprile delle costruzioni edili, + 51,9 contro il precedente 51,2.
I dati contrastanti relativi all’economia americana hanno provocato ieri parecchia volatilità sul dollaro anche se oggi sta recuperando terreno soprattutto nei confronti delle valute, su tutte euro e franco svizzero, dalle quali da inizio settimana ha perso di più, circa lo 0,60%.
In attesa dei Nonfarm Payroll di oggi, importanti per valutare la solidità del mercato del lavoro, elemento ritenuto essenziale per procedere ad un nuovo aumento dei tassi d’interesse già a giugno, ieri la bilancia commerciale, pur in deficit di 43,7 miliardi di dollari, ha positivamente superato le aspettative (-44,5 miliardi) così come le richieste iniziali di disoccupazione (238 contro 247) e i costi della manodopera (q/q) che hanno segnato un aumento del 3% rispetto al 2,5% atteso. Deludono invece i dati sugli ordinativi industriali con la produttività del lavoro del primo trimestre in calo dello 0,6 % mentre gli ordini di fabbrica di marzo registrano soltanto un +0,2% a fronte di un aumento atteso del 0,4%.
Cambio AUD/USD: NFP e 61,8% di Fibonacci sono i nodi da sciogliere
Dal punto di cista grafico è dal 21 marzo che, dal livello di 0.7750, è partito un trend ribassista i cui massimi si sono appoggiati più volte su una trendline inclinata a 45 gradi dalla quale però il prezzo si è notevolmente allontanato nella giornata di mercoledì 3 maggio quando è scivolato sul supporto di 0.7420 andando short di circa 125 pip.
Attualmente la coppia ha rotto al ribasso il sopracitato supporto e dopo aver toccato il minimo di 0.7365 sta galleggiando in area 0.7395, poco sopra il ritracciamento del 61,8% di Fibonacci avendo come riferimento il trend rialzista partito dal minimo del 2 gennaio a 0.7165. Il prezzo si trova quindi in una regione cruciale dalla quale, in seguito ai NFP, potrebbe prendere una direzione ben precisa perché un breakout al ribasso del 61,8% di Fibonacci ci suggerirà una continuazione del trend ribassista che potrebbe portare la coppia AUD/USD sui livelli di inizio anno mentre un eventuale rimbalzo avrebbe come target minimo il livello di 0.75, sulla trendline che sta fungendo da resistenza dinamica.
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