Forex, dollaro USA e NFP novembre: cosa aspettarsi?

Mariangela Celiberti

4 Dicembre 2015 - 11:31

Il report dei Non-Farm Payroll è ormai all’orizzonte e si avvicina la decisione del FED in merito ai tassi d’interesse. Cosa dobbiamo aspettarci?

Forex, dollaro USA e NFP novembre: cosa aspettarsi?

I Non farm Payrolls (NFP) di novembre stanno per essere pubblicati sul Calendario Economico, mentre rimane in focus la decisione del FED in merito ai tassi d’interesse il prossimo 16 dicembre.
Il risultato sui nuovi posti di lavoro nell’economia degli Stati Uniti confermerà la predisposizione della banca centrale ad effettuare il primo rialzo dei tassi in quasi 10 anni?

Analizziamo i possibili scenari per il dollaro USA dopo la pubblicazione dei libri paga non agricoli relativi al mese di novembre.

Dollaro USA: perché i Non Farm payrolls sono importanti?

I NFP offrono una visione completa sullo stato di salute del mercato lavorativo statunitense. E un mercato in buona salute è importante perché ha effetti positivi sull’intera economia. Salari più alti, così come un alto tasso di occupazione, sono correlati ad un aumento dei consumi: cresce la domanda di beni e servizi e così l’economia.

Questo report in particolare è importante perché è l’ultimo indicatore sul mercato del lavoro negli Stati Uniti prima della riunione della FED e il possibile rialzo dei tassi d’interesse a seguito della riunione del 16 dicembre.
Durante questa settimana, vari membri della Fed e la stessa presidente Janet Yellen sono tornati ad essere ottimisti sull’ipotesi di tassi più alti. Ma hanno anche basato il loro ottimismo in base allo sviluppo dell’economia, in modo particolare sull’occupazione, perciò un dato sui NFP al di sotto delle aspettative potrebbe distruggere la speranza che la Fed dia il via al rialzo dei tassi a dicembre, mente un risultato positivo potrebbe rafforzarla.

Dollaro USA e report NFP: i dati di ottobre

Il report FNP del mese di ottobre è stato positivo: i NFP sono cresciuti di 271mila unità, numero significativamente più alto sia rispetto ai 185mila attesi, contro il dato precedente a 371mila unità. Questo dato è stato ancora di più una sorpresa considerando che i NFP ADP avevano registrato un rialzo di sole 182mila unità, numero comunque più basso rispetto alle 190mila registrate precedentemente.

Inaspettato anche il calo del tasso di disoccupazione, che è tornato ai minimi passando dal 5.1% al 5.0%. È aumentata la retribuzione media oraria, ancora oltre le aspettative: il salario orario medio ha segnato un rialzo dello 0,4% contro il +0.2% previsto e lo 0.0% del mese precedente. Il tasso di partecipazione al lavoro è rimasto fermo al 62,4%.

Il report di ottobre ha aiutato a cementare le aspettative per un rialzo dei tassi d’interesse di dicembre, facendo di conseguenza salire globalmente anche la valuta americana.

Dollaro USA e report NFP: le aspettative degli analisti

Per quanto riguarda i dati di novembre, gli analisti si aspettano un aumento dei nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia di 200mila unità, cifra più bassa rispetto al dato di ottobre, e una media annuale di 239mila unità. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere fermo al 5%. Per quanto riguarda la retribuzione media oraria, prevedono che cresca dello 0,2%, che è sempre una cifra più bassa rispetto al dato di ottobre dello 0,4%, ma una crescita è pur sempre una buona notizia.

Altri indicatori, come l’indice PMI manifatturiero dell’ISM di novembre è inaspettatamente crollato sotto la soglia di 50, arrivando a 48,6 (rispetto al 50,1 precedente), mentre l’indice di occupazione è salito sopra il 50, arrivando al 51,3 (mentre era del 47.6). L’indice PMI manifatturiero Markit di novembre è sceso dal 54,1 al 52,8, ma è comunque sopra la soglia del 50,0.

Questi dati non hanno impatto positivo sui payroll in quanto i livelli di occupazione nel settore manifatturiero hanno avuto una crescita limitata. Bisogna notare infatti che gran parte dei lavori aggiunto arrivano dal settore dei servizi. Nel precedente report NFP, per esempio, i servizi hanno contribuito a una crescita netta di 241mila impieghi mentre il settore manifatturiero non ha contribuito in alcun modo.

In ogni caso l’indice PMI preliminare dei servizi di Markit di novembre è salito da 54,8 a 56,6, e un “solido aumento” nel numero dei payroll perché “il tasso di creazione di nuovo lavoro è salito leggermente a partire da Ottobre” è stato citato come una delle ragioni della crescita.

Tutti gli indicatori principali sottolineano una crescita dei non farm payroll. E l’indice PMI dei servizi Markit sta anche suggerendo una potenziale sorpresa positiva.

Dollaro USA e report NFP: come potrebbe reagire il dollaro?

Un aumento oltre le aspettative dei NFP potrebbero convincere i forex trader, specialmente i fanatici dei tassi d’interesse, a puntare sul dollaro perché questo potrebbe rafforzare le aspettative per un rialzo dei tassi d’interesse quando il 16 dicembre arriverà la decisione da parte del FED e il discorso finale del FOMC.

D’altro canto, una crescita più bassa rispetto alle aspettative potrebbe far sorgere dei dubbi sul potenziale innalzamento dei tassi e dare luogo a una reazione pessimista sul mercato del forex. Bisogna tenere sotto controllo il tasso di disoccupazione, il tasso di forza lavoro e la crescita degli stipendi perché aiutano a definire la direzione del dollaro, con un mix di risultati leggibili per una previsione di tendenza o per guadagni o perdite limitati.

Bisogna inoltre mantenere alta la guardia, in quanto il dollaro è salito ancora dall’ultimo report sui NFP e, con il 16 dicembre alle porte, alcuni forex trader che hanno scommesso su un aumento dei tassi potrebbero usare questa opportunità per uscire dalle proprie posizioni e vendere su un potenziale rally del dollaro, supponendo ovviamente che i Non farm payrolls in pubblicazione oggi siano in generale positivi.

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