Forex, dollaro USA: attesa per le parole della Yellen. Cosa aspettarsi?

Flavia Provenzani

24 Settembre 2015 - 17:24

Cosa aspettarsi dalla conferenza di giovedì 24 settembre del presidente della Fed Janet Yellen? Ecco i possibili effetti sul dollaro USA e le aspettative dei mercati.

Forex, dollaro USA: attesa per le parole della Yellen. Cosa aspettarsi?

Wall Street e i tori del dollaro USA attendono le parole del presidente della Federal Reserve Janet Yellen riguardo l’inflazione e la politica monetaria negli Stati Uniti, ad una settimana di distanza dalla decisione della banca centrale USA di mantenere i tassi di interesse invariati, alimentando il timore dei mercati sullo spettro della deflazione.

Jenet Yellen terrà un discorso all’Università del Massachusetts alle 23:00 (ora italiana) durante il quale all’auditorio non sarà permesso di porgere domande.

Il mercato del Forex continua ad assistere ad una rinnovata debolezza del dollaro USA, proprio in attesa della conferenza della Yellen.

Il cambio euro-dollaro (EURUSD) è in rialzo dello 0.71% a quota 1.1265 (15:42).

Cosa aspettarsi sul dollaro USA?
La conferenza di oggi del presidente Fed sulle "dinamiche dell’inflazione e della politica monetaria" verrà esaminata attentamente per vedere se la Yellen fornirà un qualche dettaglio circa la decisione del FOMC di lasciare i tassi di interessi invariati, e sul suo

Il dollaro USA potrebbe indebolirsi ulteriormente se la Yellen fornirà un segnale dovish, il aumenterà ancora la possibilità che la Fed aspetti ad aumentare i tassi di interesse, rimandando il tutto all’inizio del 2016.

Tuttavia, il contenuto del suo intervento potrebbe essere del tutto accademico, senza una chiara indicazione circa le prospettive di politica monetaria della Fed, con un relativo impatto molto limitato sul dollaro statunitense.

La scorsa settimana abbiamo visto la Fed decidere per un’ulteriore attesa circa il rialzo dei tassi, ma la vera sorpresa è stato il messaggio più dovish del previsto durante la conferenza stampa. La Yellen ha sottolineato le preoccupazioni circa gli sviluppi internazionali e il rallentamento della crescita, rivedendo al ribasso le previsioni sull’economia degli Stati Uniti, comprese quelle sull’inflazione.

Dalla riunione di giovedì scorso, i prezzi delle materie prime hanno continuato a scendere, con il rame in calo di oltre il 6 per cento e il petrolio di quasi il 5 per cento. La La Cina è diventata fonte di preoccupazione ancor più grande per i mercati, ed alcuni temono la Fed potrebbe veder influenzare il suo orientamento sulla possibilità di contagio all’interno dell’economia americana.

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