Forex: cambio Euro/Dollaro. Previsioni per la settimana su EUR/USD (19/11)

Federica Agostini

19/11/2012

Forex: cambio Euro/Dollaro. Previsioni per la settimana su EUR/USD (19/11)

Durante l’ultima settimana il cambio Euro/Dollaro è sceso a nuovi minimi pur chiudendo la settimana a livelli simili di quella passata. Nel frattempo la Grecia è riuscita ad evitare il default, ma la tranche di aiuti attesa non è ancora giunta, sarà decisivo l’incontro dell’Eurogruppo previsto per domani, riusciranno ad approvare finalmente una misura per salvare la Grecia?!

Oltre al meeting dell’Eurogruppo, questa settimana ad incidere sull’andamento del cambio EUR/USD ci saranno anche i dati dal settore manifatturiero e l’indice IFO dalla Germania, ma vediamo nel dettaglio alcune previsioni tecniche e quali saranno i market mover più importanti sul cambio Euro/Dollaro per questa settimana.

EUR/USD: i market mover

Discorso di Jens Weidmann

Il presidente della Bundesbank tedesca parlerà questo lunedì a Francoforte tenendo un discorso che potrebbe generare volatilità sul mercato, soprattutto se dovesse mostrarsi in qualche modo più favorevole al programma OMT da lui fortemente osteggiato.

Prezzi di produzione Germania

Martedì saranno rilasciati i dati dal settore manifatturiero della Germania. durante il mese di settembre, in linea con le aspettative, l’indice ha subito un aumento dello 0.3% rispetto allo 0.5% di agosto. La versione core (che esclude il settore energetico) ha allo stesso modo registrato un aumento dello 0.3%, mentre per questa lettura gli analisti attendono un valore dello 0.2%.

Meeting dell’Eurogruppo

Martedì è atteso il nuovo e probabilmente conclusivo meeting dell’Eurogruppo nel tentativo di trovare una soluzione per la Grecia e per concedere il prolungamento di due anni sui termini per il raggiungimento dei target imposti per i precedenti bailout. durante lo scorso meeting la classe politica europea si è detta ben disposta nei confronti della Grecia, matra UE e FMI si è aperta una spaccatura riguardo alle modalità con le quali concedere il tempo al paese ellenico.

PMI manifatturieri e dei servizi nell’Eurozona

Secondo gli ultimi dati, l’economia dell’Eurozona è in recessione e aumentano le preoccupazioni riguardo alle possibilità di ripresa in futuro. Giovedì saranno rilasciati i dati sul PMI manifatturiero in Francia e in Germania. Durante il mese di settembre il settore manifatturiero della Francia ha registrato un calo dal 46.0 di agosto al 42.6, mentre per il mese di ottobre la lettura a 43.5 è stata più vicina alle attese degli analisti che avevano stimato 43.9. Per questo mese, invece, gli analisti prevedono un miglioramento fino al 44.1.

Per la Germania, invece, è incombente il pericolo di recessione e gli analisti stimano per questa lettura un leggero calo rispetto al 46.0 (valore finale del PMI di ottobre) al 45.9. Durante il mese di settembre l’indice aveva subito un incremento fino al 47.3 contro il calo del mese di ottobre rilevato al 45.7

Nell’Eurozona, invece, il PMI manifatturiero dovrebbe subire un leggero miglioramento dal 45.4 al 45.6, mentre il PMI dei servizi dovrebbe subire un lieve calo dal 46.0 dello scorso rilevamento al 46.1. Secondo gli analisti, infine, l’indice PMI dei servizi dovrebbe subire un lieve incremento tanto in Francia quanto in Germania, rispettivamente con il 45.3 (contro il precedente 44.6) e con il 48.5 (contro il precedente 48.4).

Summit Economico Europeo

Giovedì e venerdì si terrà il summit economico d’Europa durante il quale si discuterà il Multiannual Financial Framework (MMF) interamente dedicato alle questioni sui bilanci per il periodo tra il 2014 e il 2020. I membri sono tutti d’accordo sui punti fondamentali da indagare: contribuire alla crescita, investimenti e mercato del lavoro. Il problema, però, è che il generale disaccordo che riguarda le modalità con le quali raggiungere questi obiettivi comuni.

Indice IFO

L’indice IFO misura il sentiment delle aziende manifatturiere e dei grandi distributori per l’industria che durante il mese di ottobre ha subito ulteriori cali fino alla linea del 100, dal 101.4 del mese di settembre e registrando un calo per il sesto mese consecutivo. Per questa lettura gli analisti prevedono un’ulteriore calo fino al 99.6.

Settore immobiliare USA

Tra lunedì e martedì saranno rilasciati i dati sul settore immobiliare degli Stati Uniti; le vendite degli immobili esistenti dovrebbero registrare il terzo mese consecutivo di modici miglioramenti presentando un incremento dalle 4.75 mila unità a 4.76 mila. Martedì, invece, saranno rilasciati i dati sui permessi di costruzione che, al contrario, dopo una lettura positiva nel mese di ottobre, registreranno secondo gli analisti un calo.

Discorso di Ben Bernanke

Martedì è atteso un nuovo appuntamento con il Governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke che a New York terrà un discorso sul recupero dell’economia. Soprattutto nell’ultimo periodo, dopo le rivelazioni circa le possibili spaccature interne alla FOMC, i discorsi di Bernanke tendono a generare forti momenti di volatilità.

Cambio EUR/USD: analisi tecnica

Dal punto di vista tecnico il cambio EUR/USD ha iniziato la settimana in un canale di downtrend e prima di ritirarsi in zona 1.2742 ha passato e ripassato l’importante linea psicologica del 1.28. Ci sono i presupposti tecnici perché il cambio possa scendere, dopo una settimana di consolidamento.

A questo punto, la questione tra UE e FMI si fa piuttosto seria ed è possibile che a breve la Germania debba compiere importanti scelte: perdere il denaro investito per il recupero della Grecia o abbandonare il paese ellenico a se stesso e permettere un Grexit? In realtà la terza tranche di aiuti è già stata prezzata dai mercati, ma anche i dati macro in pubblicazione questa settimana continueranno ad esercitare pressione sul cambio. Negli Stati Uniti, d’altra parte, il tono delle trattative sembra essere positivo in merito al fiscal cliff.

Euro/Dollaro, linee tecniche

Dall’alto:

1.3170: doppio massimo durante il mese di settembre e nuova frontiera del range. Se la coppia dovesse avvicinarsi alla linea senza riuscire a raggiungerla sarebbe indice di una perdita di momentum. Questa linea è seguita dal 1.3140 e 1.3170.

1.3080 è stato tappo al cambio sia durante il mese di settembre che il mese di ottobre, 1.3030 invece è stato supporto per breve tempo, ma al momento sono entrambe minori rispetto alla linea del 1.30

1.30 è la cifra tonda e una delle più importanti zone del cambio EUR/USD. Oltre ad essere stata forte linea di supporto, ultimamente è stata il terreno di battaglia tra tori e orsi prima che il cambio prendesse a scendere. Seguita dalla linea 1.2960 che è stata supporto durante il mese di agosto, ma al momento più debole.

1.2880 è stato supporto durante il mese di ottobre, ma ora è una resistenza ed è stato il punto di arresto del rally dovuto all’effetto Obama.

1.2750 è stato il supporto dopo le elezioni in Grecia, ed è immediatamente seguita dalla linea 1.2690 che è stato il minimo del mese di novembre e forte supporto durante il tentativo ribassista dello stesso periodo.

1.2624 è stato minimo del mese di gennaio ed è al momento una debole linea di supporto seguita dalla linea 1.2590.

Al di sotto, la linea 1.25 non è soltanto una soglia psicologica, ma anche importante supporto durante l’estate del 2012, seguita dall’importantissima linea del 1.2440 che ha funzionato come separatore durante il mese di agosto.

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