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Zona Euro: ultimi dati sul PIL. La crescita delude, la recessione spaventa
giovedì 15 novembre 2012, di
Dalla zona Euro, deludono i dati sulla crescita economica in Germania, Francia, e Italia. La minaccia di recessione non accenna a placarsi e gli ultimi dati sul PIL confermano le difficoltà della regione a superare l’ostacolo generato dalla crisi.
La zona Euro registra il secondo trimestre di contrazione e la minaccia di recessione spaventa non soltanto mercati e investitori, ma anche cittadini, lavoratori e contribuenti.
Zona Euro: la crescita delude
Quest’oggi sono stati riportati i dati sul prodotto interno lordo per Italia, Francia e Germania (versione preliminare) e per l’Eurozona (versione flash), pur trattandosi di letture superiori alle aspettative degli analisti i dati rivelano quanto, in realtà, l’economia della zona Euro si trovi in serie difficoltà, anche per quei paesi sino ad oggi considerati il motore principale di tutta la regione economica.
– PIL
| Paese | Precedente | Atteso | Rilevato |
|---|---|---|---|
| Francia | -0.1% | 0.0% | 0.2% |
| Germania | 0.3% | 0.1% | 0.2% |
| Italia | -0.7% | -0.4% | -0.2% |
| Zona Euro(v.flash) | -0.2% | -0.2% | -0.1% |
In Germania il PIL è cresciuto dello 0.2% nel terzo trimestre, rallentando in maniera importante rispetto allo 0.5% strenuamente difeso all’inizio dell’anno. L’Italia registra un preoccupante quinto trimestre consecutivo di crescita in zona negativa, mentre la Francia registra un miglioramento positivo rispetto alle aspettative di crescita zero.
Anche nella zona Euro la crescita è praticamente ferma in zona negativa e la minaccia della recessione si fa sempre più concreta allontanando sempre di più le possibilità di recupero.
Zona Euro: la recessione spaventa
Recupero, quello della zona Euro, desiderato e sperato da buona parte dell’economia mondiale, Stati Uniti e Cina in prima linea, visto il devastante impatto che la crisi dell’Euro sta avendo sulle rispettive economie.
Durante la giornata di ieri l’Europa ha visto migliaia e migliaia di persone in sciopero in moltissime città della regione economica contro i tagli e le misure di austerity che gravano sull’economia dei contribuenti. La produzione industriale nella zona Euro è in calo, raggiungendo minimi talvolta storici, così aziende come Ericsson, Ford Motor o i vari gruppi Telecom annunciano nuovi tagli al personale.
Ma la leadership europea non perde la calma e mantiene la linea pacata della "retta via" sulla quale l’Europa viaggia e grazie alla quale presto si riprenderà. La Banca Centrale Europea ha dato forma ad un programma di acquisto titoli che ha contribuito a riportare gli investitori sul mercato obbligazionario Europeo dando loro fiducia e sicurezza riguardo al prospetto di "rottura dell’Euro", ma i dati di questi ultimi giorni rischiano di infiammare nuovamente i timori dei mercati.