Giornata in "lettera" per l’euro, che paga il brutto dato dello ZEW tedesco e l’annuncio di un esponente del board della BCE dell’aumento del piano di QE da qui a giugno
La seduta odierna ha visto il dollaro americano in grande spolvero, tanto che il Dollar Index è in guadagno dell’1,3% circa evidenziando la miglior performance giornaliera degli ultimi due mesi. Alla ritrovata verve del biglietto verde fa da contraltare la debolezza dell’euro, che nell’ultimo mese era arrivato a guadagnare quasi il 7% sulla valuta a stelle e strisce.
Il crollo odierno dell’euro viene spiegato dai trader delle sale operative come la conseguenza più ovvia dell’annuncio da parte di un consigliere del board della BCE dell’aumento del ritmo di acquisto di titoli tra maggio e giugno, in vista di una minore liquidità sui mercati finanziari per il periodo estivo. Benoit Coeuré ha infatti dichiarato che l’Eurotower acquisterà più titoli di stato da qui alla fine del primo semestre, dichiarando così un aumento del programma di quantitative easing.
Sulla performance negativa odierna della moneta unica ha anche pesato il brutto dato dell’indice ZEW tedesco, risultato più basso delle aspettative. Sul mercato valutario il tasso di cambio euro/dollaro è passato da 1,1320 a 1,1120 ai minimi da quasi due settimane. La debacle odierna si aggiunge al deciso calo di ieri (da area 1,1450 a 1,13). Ciò vuol dire che l’euro ha perso quasi il 3% in due giorni nei confronti della valuta americana. A questo punto, in caso di discesa decisa sotto 1,11 – 1,1050, potrebbero ripartire i “sell” e quindi il bearish trend con target minimo a 1,05.
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