Euro rimbalza nonostante le parole di Draghi e il brutto dato dell’indice Pmi. Il cambio euro/dollaro torna in area 1,29, in recupero anche euro/yen ed euro/sterlina
Ieri Mario Draghi ha parlato davanti al Parlamento europeo, ribadendo che la BCE resterà vigile sull’andamento dell’inflazione nell’eurozona ed è pronta per nuovi interventi volti a scongiurare il pericolo di deflazione. Il banchiere italiano ha spiegato che l’Eurotower è preparata per “usare ulteriori strumenti non convenzionali, entro il mandato della BCE, e modificare l’importo e/o la composizione degli interventi se l’inflazione rimarrà a lungo troppo bassa”.
Il target del 2% appare una chimera, ma nel breve termine l’obiettivo di Draghi è quantomeno quello di far alzare l’asticella dell’indice dei prezzi al consumo verso l’1%. Il numero uno dell’istituto monetario di Francoforte resta fiducioso sulle operazioni sulla liquidità, in particolare sulle T-Ltro dopo il flop della prima asta. Le parole di Draghi sono apparse subito in linea con le recenti dichiarazioni effettuate nelle ultime riunioni dell’Eurotower, volte anche ad abbassare il valore del cambio dell’euro per ridare fiato all’export continentale.
Stamattina poi l’indice Pmi di settembre, elaborato da Markit, ha evidenziato un brusco calo a 52,3 punti dai 52,5 punti di agosto. E’ ancora la stima preliminare, ma per il momento la lettura indica che l’indice è sceso sul livello più basso da fine anno scorso e in flessione per il secondo mese consecutivo. Secondo Chris Williamson, chief economist per la società di ricerca Markit, il dato evidenzia “un continuo malessere dell’economia dell’eurozona”. Ora le aspettative sul pil del terzo trimestre appaiono molto contenute, al massimo fino allo 0,3%.
Sul forex, nonostante il flusso di notizie negative per la moneta unica, il tasso di cambio EURUSD appare in netta ripresa dai bottom di periodo posti a 1,2816. Attualmente la quotazione si aggira intorno a 1,29, sui massimi di giornata. Buono anche l’andamento del cross EURJPY, appena sotto 140, e del cross EURGBP che ha sfiorato quota 0,7890. Dopo una fase caratterizzata da forti vendite è forse giunta l’ora del rimbalzo tecnico, al di là dei temi legati al quadro macroeconomico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA