Financial Times: l’Italia vuole ristrutturare i debiti in stile bad-bank (evitando le regole UE)

Livio Spadaro

23 Novembre 2015 - 12:26

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Per il Financial Times l’Italia sta pianificando di porre in essere operazioni per ristrutturare il debito generato da prestiti non performanti in stile bad-bank.

Financial Times: l’Italia vuole ristrutturare i debiti in stile bad-bank (evitando le regole UE)

Il Financial Times spiega come l’Italia stia pensando di porre in essere a delle operazioni di ristrutturazione del debito in stile bad-bank per tagliare i 330€ miliardi di prestiti non performanti.

Financial Times: Italia pronta a fare bad-bank che sfugga a regole UE

Il Financial Times in un articolo pubblicato questa mattina, evidenzia come l’Italia stia mettendo in atto degli sforzi per tagliare l’ingente ammontare di prestiti non performanti pari alla cifra di 330€ miliardi.

La manovra, genererà un dibattito tra l’Italia e la Commissione Europea che ha già rifiutato in passato i piani presentati dal Tesoro per tale ristrutturazione, argomentando che gli interventi del Tesoro erano visti come aiuto di Stato e quindi proibito.

Infatti, in accordo con quanto detto da funzionari italiani, si starebbe discutendo la possibilità di veicolare i prestiti non performanti all’interno di una società privata dove lo Stato si farebbe garante dei debiti senior attraverso il supporto della Cassa Depositi e Prestiti.

L’obiettivo di questa manovra sarebbe quello di ridurre il gap tra i prezzi offerti dalle banche per vendere i prestiti e il prezzo che le società private sono disposte a pagare per questi ultimi. Per questo motivo infatti, i prezzi sono in fase di stagnazione a causa della preoccupazione degli investitori privati sulla facilità di recupero di prestiti deteriorati in Italia.

Secondo il giornale, questa manovra sarebbe un “proiettile d’argento” che aiuterebbe la ripresa dell’economia italiana.

Un funzionario italiano, rimasto anonimo, ha commentato dicendo:

L’obiettivo della manovra è di creare una struttura che abbia un basso livello di coinvolgimento dello Stato in modo da evitare il veto imposto dalle regole della Commissione Europea sugli aiuti di Stato.

Tuttavia, le banche italiane sarebbero ancora scettiche sull’operazione poiché vedono difficile la possibilità che la manovra sfugga alle regole europee.

Il Financial Times conclude l’articolo sottolineando come la manovra provenga dal Governo Renzi che sta mostrando una forte aggressività nel combattere la debolezza del settore bancario italiano il quale, sin dalla crisi del debito dell’Eurozona, è frenato nel prestare liquidità all’economia reale.

Fonte: Financial Times

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