Financial Times: l’Italia sta toccando il fondo? Le prospettive di Confindustria

Erika Di Dio

27 Giugno 2013 - 16:07

Financial Times: l’Italia sta toccando il fondo? Le prospettive di Confindustria

La recessione in Italia sarà più profonda del previsto e la previsione di un recupero mite per il prossimo anno dovrà scontrarsi con molti ostacoli, secondo le ultime previsioni economiche di Confindustria.

Italia: ha già toccato il fondo?

L’associazione ha rivisto al ribasso la sua stima Pil 2013 per l’Italia a meno 1,9% dal 1,1% di contrazione previsto lo scorso dicembre. Ha tagliato le sue previsioni di crescita per il 2014 dallo 0,6% allo 0.5%.

Le aspettative sono in linea con i più recenti dati OCSE.

"Vi è una maggiore incertezza, in quanto gli indicatori non si stanno comportando in modo decisivo", ha detto Luca Paolazzi, capo economista di Confindustria. Tuttavia ci sono stati segnali, come le scarse vendite di auto, che indicano che l’Italia ha già "toccato il fondo", ha aggiunto.

Questa valutazione desolante illustra la gravità della crisi in cui versa il governo di coalizione di recente formazione che sta cercando di "rilassare" le politiche di austerità, mentre continua ad essere vincolato dai limiti del deficit di bilancio fissati dalla Commissione europea.

Lento ritorno alla crescita

Confindustria ha mantenuto la sua previsione secondo cui l’Italia avrebbe cominciato a uscire dalla recessione nell’ultimo trimestre di quest’anno, dopo la più lunga recessione del dopoguerra della durata di nove trimestri consecutivi. Si prevede una contrazione dello 0,4% nel trimestre in corso.

"Quando inizierà a crescere, il PIL sarà di almeno 9 punti percentuali al di sotto dei livelli pre-crisi. Tuttavia, il ritorno alla crescita sarà più lento in quanto verrà impedito da molti ostacoli", ha detto Confindustria, elencando la mancanza di credito, gli elevati tassi di interesse e la perdita di competitività accumulata.

"La perdita di capacità produttiva - fino a circa il 15% rispetto ai livelli del 2007 nel settore manifatturiero - ha creato vuoti in alcuni settori, il che significa che anche se la domanda ritornerà miracolosamente ai vecchi livelli, non vi sarà comunque alcuna capacità di rispondere alla stessa", ha detto Paolazzi.

Più di 700.000 persone hanno perso il lavoro dalla fine del 2007, quasi la metà di loro lo scorso anno, dice il rapporto che prevede poi che ci saranno altri 120.000 disoccupati entro la fine del 2014.

Le ultime misure del governo Letta

Paolazzi appoggia gli sforzi da parte del governo di Enrico Letta per mantenere in ordine le finanze italiane, spostando intanto l’accento dall’austerità alla crescita. Ma ha detto che le misure approvate finora sono state limitate e non hanno tenuto conto di una visione globale per l’economia.

Mercoledì è stato approvato un pacchetto di misure di promozione di posti di lavoro, tra cui agevolazioni fiscali per i giovani e per coloro con più di 50 anni di età; misure che saranno finanziate in parte dall’UE. Il governo si aspetta che le misure condurranno all’impiego di 200.000 giovani nel corso dei prossimi 18 mesi.

Sotto la pressione del partito di centro-destra di Silvio Berlusconi, il governo ha anche deciso di rinviare l’aumento di un punto percentuale dell’IVA da luglio a ottobre.

"C’e’ bisogno di dare il segnale che la nave dei conti pubblici ha al timone persone responsabili capaci di fare scelte non ripartendo debiti ma trovando ogni volta le coperture nel bilancio", ha detto Letta.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Financial Times

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