Finale Euro 2021 a Roma, perché la UEFA ha detto no a Draghi

Riccardo Lozzi

22 Giugno 2021 - 12:47

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La UEFA ha bocciato la proposta di Mario Draghi di spostare la finale di Euro 2021 da Londra a Roma, ecco perché.

Finale Euro 2021 a Roma, perché la UEFA ha detto no a Draghi

La finale degli Europei si giocherà a Londra come previsto. L’UEFA attraverso un comunicato ufficiale ha detto no alla proposta di Mario Draghi di spostare la final four dalla capitale del Regno Unito ad un altro Paese con un tasso minore di contagi da Covid-19, come ad esempio l’Italia, con l’Olimpico di Roma pronto a sostituire Wembley.

La smentita sulla possibilità di un cambio in corsa è arrivata poche ore dopo la conferenza congiunta con Angela Merkel, durante la quale il presidente del Consiglio italiano aveva affermato di essere pronto ad adoperarsi affinché “la finale di Euro 2020 non si giochi in uno Stato dove i contagi stanno crescendo rapidamente”.

La variante Delta, ormai predominante in UK, sta infatti causando un incremento dei casi positivi da coronavirus in controtendenza rispetto alla media europea.

Una situazione che ha già causato un ritardo nel piano di riaperture di Boris Johnson e che ha suscitato qualche perplessità sulle garanzie per lo svolgimento della manifestazione sportiva.

Finale Euro 2021 a Roma, no della UEFA a Draghi

Così, a causa della ex variante indiana, i cittadini italiani che rientrano dalla Gran Bretagna, secondo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, sono costretti a sottoporsi al test del tampone e rispettare un periodo di quarantena di 5 giorni.

La stessa procedura è prevista a chi si reca in Inghilterra da uno dei “Paesi ad alto rischio di contagio”, tra cui anche l’Italia. In caso quindi la nazionale di Mancini riuscisse a giocarsi la finale della competizione continentale, i tifosi azzurri potrebbero avere qualche problema ad assistere di persona a Wembley, poiché, tra andata e ritorno, sarebbero previsti tra i 10 e 15 giorni di autoisolamento.

Per questo si è paventata nei giorni scorsi la possibilità di spostare semifinali e finale a Budapest, dove si è assistito alla presenza di 65 mila spettatori alla Puskas Arena, unico stadio in cui sono stati messi disposizione il 100% dei biglietti della capienza totale.

Come è stato riportato dal Times, i vertici della UEFA avevano “minacciato” Boris Johnson di trasferire tutto da Londra a Budapest, in caso il primo ministro non avesse concesso delle esenzioni ad hoc per i 2.500 biglietti Vip.

Confermato (per il momento) Wembley per la final four

I rappresentanti del massimo organismo del calcio europeo hanno però smentito l’ipotesi dello spostamento della finale sia a Budapest che, nelle ultime ore, a Roma.

Anche il presidente della FIGC e membro del comitato esecutivo dell’UEFA Gabriele Gravina è intervenuto contro questa ipotesi, poiché non ci sarebbero le condizioni per il cambio di città, anche grazie alle rassicurazioni ricevute dall’esecutivo britannico.

A rispondere a Draghi ci ha pensato anche il ministro della Salute inglese Matt Hancock, il quale ai microfoni Sky News ha dichiarato seccamente che “la finale degli Europei si svolgerà a Londra e a Wembley”.

Tuttavia, a causa dell’imprevedibilità del virus non si esclude la possibilità di un piano B, pronto a essere attuato in caso di necessità, riuscendo così a cambiare in tutta fretta la sede della finale di Euro 2021.

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