Fed: rialzo tassi a giugno è possibile. Il mercato ci pensa ma non si fida

Flavia Provenzani

18 Maggio 2016 - 10:01

Un aumento dei tassi alla riunione di giugno è possibile secondo alcuni membri della Fed. Il mercato ci pensa, ma non si fida.

Fed: rialzo tassi a giugno è possibile. Il mercato ci pensa ma non si fida

I commenti dei membri della Federal Reserve continuano a lasciare intatta la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse a giugno, mentre il mercato continua a sottostimare l’evento.

Il FOMC si prepara a pubblicare i verbali di politica monetaria questa sera e molti analisti temono che le minute possano suona più "hawkish" di quanto non siano state le dichiarazioni immediate a seguito della riunione di aprile.

Tre membri influenti della Federal Reserve hanno riferito che la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe alzare i tassi di interesse anche alla prossima riunione di giugno, costringendo gli investitori a tornare a valutare realmente la possibilità che la Fed possa agire il prossimi mese.

Fed: rialzo tassi a giugno ancora possibile

Il presidente della Fed di San Francisco, John Williams, e il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, martedì hanno definito la riunione della Fed di giugno ancora “viva”, anticipando che la banca centrale potrebbe considerare di aumentare i tassi di interesse tra circa un mese.

"Ritengo che i dati stanno creare un buon contesto per un aumento dei tassi nei prossimi incontri, non solo mese di giugno, il che significa che è molto vivo in questi termini",

ha detto Williams in un’intervista ai giornalisti del Wall Street Journal.

Lockhart, ospite ad un evento insieme a Williams organizzato da Politico, riguardo ad un aumento dei tassi a giugno ha detto, "non vorrei toglierlo dal tavolo".

Il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, durante un evento a Midland (Texas) poco più tardi, ha parlato di un aumento dei tassi "in un futuro non troppo lontano", e si dice pronto a sostenere un movimento sia a giugno che a luglio.

Questi commenti sono significativi perché tutti e tre i presidenti delle Fed locali tendono a rappresentare l’opinione comune del Consiglio della banca centrale, anche se attualmente non sono membri votanti del FOMC.

Anche se non hanno appoggiato in modo definitivo un aumento dei tassi a giugno, le loro osservazioni suggeriscono la volontà di mantenere un’opzione - spingendo i mercati a tornare a valutare la possibilità di un rialzo a giugno.

Rialzo tassi a giugno? Il mercato è diviso

I futures sui Fed fund, usati dagli investitori per scommettere sulla politica dei tassi di interesse della Federal Reserve, martedì pomeriggio mostravano la probabilità di un aumento a giugno al 15% - secondo i dati del CME Group, in rialzo del 4% dai livelli di lunedì.

"Credo che i mercati siano più pessimisti di quanto lo sia io in questa fase",

ha detto Lockhart.

La Fed mantiene il suo tasso di interesse di riferimento a breve termine tra lo 0,25% e lo 0,50% dallo scorso dicembre.
Successivamente il FOMC ha indicato di aspettarsi di compiere un rialzo graduale di un intero punto percentuale quest’anno, orientamento che gli investitori avevano interpretato come quattro aumenti da un quarto di punto percentuale nel corso del 2016.

Nel mese di marzo, sulla scia della crisi dell’economia e dei mercati mondiali, la Fed ha deciso di rivedere la previsione, riferendo al mercato di voler aumentare i tassi di mezzo punto entro la fine dell’anno.

Gli investitori ne dubitano. Gli operatori di mercato vedono una probabilità del 32% che la Fed aumenti il tasso di riferimento all’1% o oltre entro la fine del 2016.

Quando la Fed ha mantenuto i tassi invariati durante la riunione di aprile è stato a causa dei segnali contrastanti provenienti dall’economia degli Stati Uniti. Da allora, tuttavia, i dati sull’inflazione sono stati solidi, la crescita dei salari è proseguita e le condizioni del settore industriale e immobiliare sono migliorate.

Tutto questo ha spinto alcuni membri della Federal Reserve, durante interviste e discorsi pubblici, a ricordare l’importanza dell’ aumentare i tassi di interesse per evitare il surriscaldamento dell’economia.

La scorsa settimana, il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren - sostenitore di lunga data dei tassi bassi - ha ribadito il suo avvertimento: i mercati finanziari stanno con ogni probabilità sottovalutando il numero di aumenti dei tassi ci attendono.

Il mercato attende i verbali FOMC

La Federal Reserve farà luce sulle sue intenzioni con i verbali del FOMC, la trascrizione dei contenuti della riunione dello scorso 26-27 aprile.
La banca centrale degli Stati Uniti si dirà pronta ad aumentare i tassi nonostante l’incertezza a livello internazionale o verrà mantenerli invariati in attese di un ulteriore miglioramento dell’economia USA?

I verbali del Federal Open Market Committee (FOMC) di aprile saranno resi noti mercoledì alle ore 20:00.

L’attesa è quantomai alta sulla scia degli ultimi interventi di alcuni membri della Fed, che non hanno escluso un possibile rialzo dei tassi durante la prossima riunione a giugno.

Il mercato cercherà di leggere tra le righe: la Fed, infatti, potrebbe essersi mostrata durante la conferenza stampa del mese scorso più dovish di quanto non sia effettivamente stata durante la riunione. I mercato, o parte di questo, inizia a pensare che un rialzo dei tassi a giugno non sia più una carta fuori dal tavolo.

Fed: rialzo tassi a giugno a rischii a causa Brexit

La prossima riunione della Fed è in programma il 14-15 giugno, solo una settimana prima del referendum nel Regno Unito sulla Brexit, in cui i cittadini sono chiamati a decidere se rimanere o meno nell’Unione Europea. Una vittoria del sì alla Brexit potrebbe portare sul mercato un’ondata di pessimismo.

Nella dichiarazione di aprile, tuttavia, il FOMC si è rifiutato di definire la bilancia dei rischi a livello internazionale, in cui valuta la potenza degli eventi internazionali e il loro relativo impatto sull’economia statunitense.

Potrebbe esserci troppo disaccordo tra i membri circa la valutazione dei rischi, oppure la paura di un selloff sulla scia di un segnale troppo chiaro per un rialzo imminente.

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