Gli esperti prevedono una diminuzione degli stimoli monetari, mentre i tassi d’interesse rimarranno invariati. Questo è ciò di cui si discuterà nel corso del Fomc
Sarà la prima vera sfida per Janet Yellen dall’inizio del suo mandato. Il meeting della Federal Open Markets Committee che si terrà oggi e domani potrebbe modificare gli scenari attualmente in atto, cosa che ovviamente, non può che preoccupare gli investitori.
Le previsioni parlano chiaro: la FED deciderà di continuare con il tapering, riducendo gli stimoli mensili a 55 miliardi di dollari. Nessun cambiamento previsto invece per quanto riguarda i tassi d’interesse che, con ogni probabilità, rimarranno invariati fino a quando il tasso di disoccupazione non scenderà sotto il 6,5%, e anche oltre.
Ma vediamo, nel dettaglio cosa si aspettano analisti ed esperti dal Fomc.
Tapering
La Federal Reserve procederà a diminuire gli stimoli monetari. Il tapering avanza dunque e stavolta le ripercussioni sui mercati potrebbero essere notevoli.
Un indagine della CNBC dimostra che, secondo gli esperti, il taglio delle iniezioni avverrà dopo ogni riunione del board a partire da domani.
La riduzione prevista è di 10 miliardi, quindi con ogni probabilità gli stimoli monetari scenderanno dagli attuali 65 a 55 miliardi. Il terzo tapering dunque, viene dato quasi per scontato.
Tassi d’interesse
Nel corso del primo incontro presieduto da Janet Yellen dall’inizio del suo mandato si parlerà anche di tassi d’interesse.
Su questo punto, la politica della FED è chiara: il costo del denaro rimarrà sui minimi storici fino a quando l’economia non sarà più stabile. La decisione non dipenderà quindi solo dalla discesa del tasso di disoccupazione al 6,5%, poiché i fondamentali non sembrano ancora abbastanza solidi.
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Questo è probabilmente un momento ragionevole per decidere se eliminare l’indicazione del 6,5% perché dà un reale valore aggiunto",
Queste le parole pronunciate qualche giorno fa dal governatore della Fed di New York William Dudley, che ha definito la soglia "un po’ obsoleta".
Il tasso di disoccupazione sta scendendo rapidamente infatti, ma l’economia americana non è ancora pronta a farcela da sola.
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