Fattura elettronica a pagamento: illegale chiedere una commissione

Isabella Policarpio

19/03/2019

Chiedere una commissione o una maggiorazione del prezzo per l’emissione della fattura elettronica è illegale. Chi lo fa viola il Dpr n. 633 del 1972 e può essere segnalato alle autorità competenti.

 Fattura elettronica a pagamento: illegale chiedere una commissione

L’emissione della fattura elettronica non può essere soggetta al pagamento di commissioni o a maggiorazioni del prezzo. Quindi gli esercenti ed i commercianti che pretendono una prestazione economica in cambio della e-fattura commettono un illecito.

Il divieto è contenuto nel c.d “Decreto Iva” del 1972, ed è stato confermato dal Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019.

Infatti, chiedere l’emissione della fattura elettronica è un diritto del cliente, come anche ricevere la copia cartacea o il pdf via email.

Chiedere il pagamento è illegale

Da quando la fattura elettronica ha fatto il suo ingresso, non sono mancati esercenti o commercianti che hanno chiesto ai clienti una maggiorazione o il pagamento di una commissione per la sua emissione.

Tuttavia, la fattura elettronica a pagamento è illegale in quanto la legge vieta espressamente qualunque tipo di addebito economico o commissione per l’emissione della fattura, anche quella elettronica.

La norma di riferimento è contenuta nel Dpr n. 633 del 1972 (conosciuto anche come Decreto Iva), che ha mantenuto il divieto anche dopo le modifiche apportate nel 2012 e dal Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019. In particolare, l’articolo 21, rubricato come “Fatturazione delle operazioni” recita che:

“Le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalità non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo”.

Dunque il dettato legislativo non lascia spazio a dubbi interpretativi, l’esercente ed il commerciante non possono emettere la fattura elettronica a pagamento, chi lo fa commette un comportamento illegale.

I diritti del cliente

L’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica non comporta alcun cambiamento per i privati cittadini. Tuttavia le difficoltà applicative riscontrate dai soggetti obbligati colpiscono inevitabilmente anche i clienti che, dal canto loro, hanno il pieno diritto di pretendere l’emissione della fattura a seguito del pagamento.

Inoltre alcuni commercianti, un po’ per le difficoltà di emissione un po’ a scopo di lucro, stanno applicando delle maggiorazioni del prezzo pagato o delle commissioni a chi chiede l’emissione della fattura elettronica. Come abbiamo evidenziato, si tratta di un comportamento contrario alla legge e quindi, il cittadino al quale viene proposta la fattura a pagamento deve rifiutare il suggerimento e segnalare il fatto alle autorità competenti.

Oltre agli esercenti che chiedono la maggiorazione, può anche capitare di incontrare commercianti che si rifiutano di stampare la copia cartacea della fattura o che non vogliono inviare il pdf via email.

Per evitare ogni tipo di equivoco, occorre sapere che l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che il cliente ha diritto a chiedere:

  • la copia cartacea della fattura;
  • la copia in formato pdf via email.

Chi è obbligato ad emettere la fattura elettronica?

Dal primo gennaio 2019, la fatturazione elettronica è obbligatoria, salvo alcuni casi di esonero, per tutti i soggetti residenti o stabiliti in Italia che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli altri operatori economici, sia di privati cittadini che non.

La legge prevede l’esonero dei soggetti che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” (articolo 27 del decreto legge n. 98 del 6 luglio 2011) e di quelli che rientrano nel cosiddetto “regime forfettario.”

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