Facebook, password non sicure: 600 milioni di account a rischio

Matteo Novelli

22 Marzo 2019 - 11:12

condividi

Facebook di nuovo nella bufera: il colosso di Menlo Park ha salvato milioni di password all’interno di un semplice documento di testo. Ecco perché è a rischio la tua privacy.

Facebook, password non sicure: 600 milioni di account a rischio

Le password di Facebook non sono sicure. Un nuovo scandalo relativo alla sicurezza e alla privacy ha investito il social network più famoso al mondo, creato da Mark Zuckerberg. Sono quasi 600 milioni gli account a rischio a causa di una sconcertante falla di sistema, rivelata dal colosso di Menlo Park: tantissime password sono state salvate in un normale documento di testo privo di alcuna forma di sicurezza o criptografia, completamente accessibile a tutti.

La falla di sistema mette in imbarazzo le alte sfere di Facebook, che in in lungo post ufficiale diffuso tramite il blog della compagnia ammettono l’errore, assicurando però che nessun dipendente di Facebook è entrato in possesso delle password e che, qualora dovesse essere rivelato il contrario, avrebbe informato gli utenti coinvolti attraverso una notifica di sicurezza.

Leggi anche Facebook ci ascolta? Perché pensiamo che i nostri telefoni ci spiano

Facebook: password a rischio?

Nonostante secondo Menlo Park non sia avvenuta alcuna violazione, Facebook invierà nelle prossime un invito a cambiare password a tutti gli utenti presenti nella fatidica “lista nera”.

Non solo Facebook, anche Instagram (di proprietà sempre di Mark Zuckerberg) sarebbe a rischio per decine di migliaia di utenti le cui password sarebbero presenti all’interno del file.

Cosa è accaduto esattamente: la scoperta della falla di sicurezza da parte di Facebook risalirebbe a gennaio, quando l’azienda si accorse di aver archiviato almeno 200 milioni di password in un semplice file di testo (ammettendo pubblicamente l’errore che si sarebbe protratto per anni). Le stime di Brian Kerbs, ricercatore specializzato in sicurezza, sono molto più pessimiste: attraverso le informazioni raccolte da una presunta fonte interna gli utenti colpiti sarebbero in realtà 600 milioni, le cui password sono state viste da oltre 20.000 dipendenti dell’azienda fin dal 2012.

Fortunatamente, il file in questione sembra non aver mai lasciato Menlo Park ma la questione privacy e sicurezza torna prepotentemente al centro delle polemiche dopo lo scandalo Cambridge Analytica.

La cosa da fare per noi utenti è cambiare password su Facebook e Instagram, attraverso le impostazioni facilmente accessibili all’interno del nostro profilo. Utilizzare una autenticazione a due fattori ed evitare di scegliere la stessa password per entrambi i social e per altri servizi è ormai quasi obbligatorio se si vuole essere sicuri di proteggere l’account con la massima sicurezza.

Iscriviti a Money.it