Quella appena iniziata è senza dubbio una delle settimane più importanti degli ultimi 4 anni sui mercati finanziari. La riunione del Fomc, che inizierà domani e terminerà mercoledì, si preannuncia un evento market sensitive in grado di influenzare con decisione l’andamento dei mercati globali. Secondo quanto previsto dalla maggior parte degli analisti finanziari, la FED si prepara a chiudere i rubinetti della liquidità a basso costo, che ha iniettato senza soste dopo lo scoppio della crisi finanziaria del 2008. Gli esperti si aspettano l’annuncio ufficiale dell’avvio del tapering già mercoledì sera.
Da tempo la FED porta avanti il suo programma di quantitative easing a un ritmo di 85 miliardi di dollari al mese. Gli stimoli monetari non convenzionali sono stati fondamentali negli ultimi anni per il rilancio di Wall Street e dell’economia americana. Gli indici azionari statunitensi hanno raggiunto i livelli più alti di sempre lo scorso maggio, mentre in cinque anni le aziende hanno visto crescere gli utili in media del 50%. Il timore degli investitori internazionali è che la fine dell’era del denaro a basso costo possa decretare anche la fuga da Wall Street e dai bond.
Finora le aspettative di avvio del tapering hanno creato i presupposti per una mini-crisi dei mercati emergenti, che hanno sperimentato un pericoloso sell-off di borse, bond e valute. Inoltre, c’è stato un deciso rialzo dei rendimenti sui titoli di stato americani, ma anche dei tassi dei bond pubblici di paesi molto sicuri come la Germania. Negli ultimi giorni sembra sia ritornato un clima di forte appetito per il rischio, in attesa di conoscere le decisioni dell’istituto monetario di Washington.
Ma quali sono le borse che negli ultimi 12 mesi hanno reso di più, beneficiando degli stimoli monetari della FED e delle altre grandi banche centrali? Al primo posto c’è l’indice Ibvc della borsa venezuelana di Caracas con un esaltante 234%, poi l’indice Nikkei-225 con un rialzo del 58% e il Kse100 della borsa pakistana di Karachi con il 47%. Tra i migliori anche l’indice Nse30 della borsa nigeriana di Lagos con un progresso del 46% e l’Adx General della borsa degli Emirati Arabi Uniti con un rialzo del 40%. La migliore borsa europea è quella bulgara: l’indice Sofix della borsa di Sofia ha guadagnato il 37% nell’ultimo anno.
Passiamo al forex. Quale sarà l’impatto della decisione della FED sul tapering sul dollaro e le altre valute? Il biglietto verde potrebbe migliorare la quotazione attuale, depressa negli ultimi tempi a causa del maggiore appetito per il rischio sui mercati e dall’incertezza sulle prossime mosse di Bernanke. Il ritiro degli stimoli monetari della FED potrebbe rivitalizzare il dollaro americano, che avrebbe buone chance di apprezzamento nel breve-medio periodo considerando anche che si trova in zone di supporto fondamentali rispetto a euro e sterlina. Potrebbero soffrire l’oro e le valute dei mercati emergenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti