“Cash Less Society”: è questa la soluzione per contrastare l’evasione?
Effettuare pagamenti di beni e servizi in contanti rende difficile per le autorità fiscali rintracciare le transazioni. La limitazione dell’uso del contante ha infatti come obbiettivi principali la riduzione dell’evasione fiscale, la riduzione del riciclaggio di denaro sporco e la riduzione del lavoro sommerso.
Negli ultimi anni, nei paesi dell’U.E e soprattutto in Italia sono stati emanati decreti legislativi (DL 201/2011) a sostegno della limitazione del contante, ma i dati dimostrano che questo provvedimento per contrastare l’evasione ha scarso successo. D’altra parte, invece, paesi come Germania e Giappone risultano essere a bassa evasione nonostante non abbiano limiti all’uso del contante.
Svezia e Germania: due mondi contrapposti
Sul tema evasione fiscale, il mondo appare davvero diviso e si notano scelte completamente contrastanti. Paesi come Italia, Francia, Spagna hanno dei tetti massimi nell’uso del contante, ricordiamo in particolar modo l’Italia dove non possono essere effettuate transazioni in contanti superiori al valore di 1000 euro.
Richiamano particolare attenzione, invece, Svezia e Germania due paesi in completo contrasto tra loro.
La Svezia risulta essere il primo paese a sostenere la riduzione del contante, preferendo la carta di credito e l’on-line banking come mezzi di pagamento. Visione ben diversa risulta essere quella della Germania che sostiene il denaro contante in quanto sinonimo di trasparenza, velocità nello scambio e rispetto della privacy.
In Italia i risultati raggiunti sono in contrasto con i risultati attesi
I dati dimostrano che in Italia l’esperimento della limitazione del contante è stato un fallimento: ha incentivato attività illecite e ha dimostrato che i veri evasori aprono conti all’estero, società di comodo o utilizzano cassette di sicurezza. In questo modo gli unici ad essere penalizzati sono i meno abbienti.
Chi ha denaro paga, ma mai di persona.Corrado Alvaro, 1950
Visti gli scarsi risultati ci si sta attivando per contrastare le attività illecite ed un primo esempio potrebbero essere le iniziative del comune di Milano.
Milano: nasce il primo ufficio in Italia contro il riciclaggio
Il comune di Milano si è dotato di un ufficio, ancora in fase sperimentale, per segnalare alle autorità competenti i possibili casi di riciclaggio provenienti da attività illecite. Ogni anno in Italia più di 20 miliardi di euro vengono usati per il riciclaggio.
Cosa dovrebbe fare l’Italia per sconfiggere l’evasione?
La limitazione del contante non ha fatto altro che aumentare il potere delle banche, facendole arricchire sempre più (tramite le commissioni applicati ad ogni transazione), ha favorito truffe e rallentamenti nei pagamenti senza combattere davvero l’evasione.
Nel nostro Paese si potrebbe optare per pene draconiane, cioè punizioni che facciano capire ai cittadini che evadendo rischiano di più. Si potrebbe prendere esempio dall’America.
Modello americano
In America l’evasore rischia il carcere, multe salatissime, il blocco dei conto correnti e il pignoramento di tutti i beni, non a caso più dell’80% della popolazione paga le tasse.
Infine, negli USA per la dichiarazione dei redditi lo Stato mette a disposizione professionisti a prezzi veramente ridotti, assicurando in questo modo l’assistenza a tutti i cittadini.
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