EUROZONA, INFLAZIONE - L’inflazione è rimasta stabile in ottobre nella zona euro, al 3% su base annua, come nel mese di settembre, ha indicato Mercoledì l’Ufficio europeo di statistiche Eurostat, confermando la sua stima iniziale.
L’inflazione rimane per l’undicesimo mese consecutivo al di sopra della soglia del 2%, obiettivo a medio termine della Banca centrale europea (BCE), ma questa tendenza non dovrebbe continuare, secondo le ultime previsioni economiche della Commissione europea.
Prova che l’inflazione preoccupa meno la BCE, l’Istituto di francoforte ha abbassato il 3 novembre il suo tasso di interesse a 1,25%, nonostante le minacce di recessione economica, e soli cinque mesi dopo aver aumentato il "barometro del credito nell’area euro" a 1,50%.
In quell’occasione, il nuovo presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, aveva dichiarato che l’inflazione nell’area dell’euro era rimasta "alta" ma che sarebbe "diminuita durante l’anno 2012, sotto la soglia del 2%".
L’aumento dei prezzi al consumo nel mese di ottobre è in linea con le previsioni degli analisti intervistati da Dow Jones Newswires.
Nel dettaglio, le componenti che maggiormente hanno inciso sull’ aumento dei prezzi sono state quelle dei trasporti (5,8%), delle abitazioni (+5,1%), delle bevande alcoliche e dei tabacchi (+4,4 %), secondo quanto riferito da Eurostat.
L’inflazione nell’Unione europea si è attestata al 3,4% in ottobre, contro il 3,3% del mese di settembre.
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