Europa: il gas russo è salvo, si può pagare in rubli secondo l’Ue

Violetta Silvestri

17/05/2022

17/05/2022 - 13:10

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Il gas russo acquistato dai Paesi dell’Europa può fluire senza l’intoppo del pagamento in rubli come ordinato da Putin. La commissione Ue ha dato il via libera all’apertura del conto presso Gazprom.

Europa: il gas russo è salvo, si può pagare in rubli secondo l’Ue

L’Unione Europea ha affermato che le aziende possono continuare ad acquistare gas senza violare le sanzioni, ammorbidendo così la sua posizione in una situazione di stallo con Mosca sulle forniture energetiche.

Secondo le linee guida della Commissione le società possono aprire un conto presso Gazprombank e acquistare gas in conformità con le sanzioni dell’Ue a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Viene così soddisfatta la richiesta di Mosca di aprire un secondo conto in rubli, che secondo un decreto del presidente Vladimir Putin è necessario per completare il pagamento.

La crisi energetica si fa pressante per i Paesi europei, alle prese con previsioni assai cupe proprio per l’inflazione galoppante e i prezzi di gas e petrolio alle stelle.

In questo contesto si inserisce la posizione Ue sulla richiesta di apertura di un conto presso la banca Gazprom. I dettagli.

L’Ue dà il via libera per pagamenti in rublo del gas: cosa significa?

Come si legge nella dichiarazione della Commissione, le sanzioni dell’Ue “non impediscono agli operatori economici di aprire un conto bancario presso una banca designata per i pagamenti dovuti in base a contratti di fornitura di gas naturale, nella valuta specificata in tali contratti. Gli operatori dovrebbero dichiarare chiaramente che intendono adempiere ai propri obblighi derivanti dai contratti esistenti e considerare i propri obblighi contrattuali relativi al pagamento già adempiuto pagando in euro o dollari, in linea con i contratti esistenti.”

In pratica, le aziende europee possono aprire il secondo conto presso la banca Gazprom e pagare in euro o dollari come contrattato e poi dichiarare la transazione completata quando quella valuta viene pagata.

Da specificare, sarà poi la Russia a convertire tali esborsi in moneta nazionale.

Le imprese europee possono quindi mantenere il flusso del gas. Il colosso energetico italiano Eni, per esempio, passerà ad aprire conti in rubli ed euro con Gazprombank entro mercoledì in modo che possa effettuare pagamenti in tempo questo mese ed evitare qualsiasi rischio per le forniture di gas.

Anche il gigante tedesco Uniper e l’austriaca Omv hanno affermato di aspettarsi che gli acquisti di gas continuino.

Il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha espresso ottimismo lunedì sul fatto che le società di servizi pubblici tedesche saranno in grado di effettuare i loro prossimi pagamenti di gas a Mosca, nonostante il regime delle sanzioni.

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