Euro crolla sotto 1,27 ai minimi da quasi due anni. Il mercato ora si aspetta il QE di Draghi

Nicola D’Antuono

25 Settembre 2014 - 12:48

Non si ferma la discesa dell’euro, che stamattina ha toccato il minimo più basso da novembre 2012 poco sotto 1,27. Gli investitori puntano sul lancio del QE della BCE

Euro crolla sotto 1,27 ai minimi da quasi due anni. Il mercato ora si aspetta il QE di Draghi

La seduta odierna è stata caratterizzata sin dalle contrattazioni sui mercati asiatici da una significativa debolezza dell’euro sui mercati valutari, a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Mario Draghi all’emittente radiofonica francese Europe 1 prima e al quotidiano lituano Verslo Zinios poi. Le interviste sono state poi pubblicate sul sito ufficiale della BCE. Il governatore dell’Eurotower ha rimarcato la debolezza dell’economia dell’eurozona, esprimendo tutta la sua preoccupazione non tanto per il basso livello di inflazione bensì per l’elevato tasso di disoccupazione, ritenuto inaccettabile per gli standard europei.

Draghi ha ribadito che la BCE è pronta a intervenire ancora con misure monetarie ultra-espansive qualora lo ritenesse necessario. Il banchiere italiano ha sottolineato come la crescita economica nell’area euro stia procedendo a ritmi blandi, ben al di sotto delle aspettative. Ora a Francoforte si aspettano una crescita molto modesta nella seconda parte dell’anno. Secondo Draghi il mix tra disoccupazione elevata e debolezza del credito sta contribuendo a frenare la crescita nell’eurozona.

Nel corso delle due interviste Draghi ha bacchettato i governi, esortandoli ancora una volta a procedere più speditamente con le riforme strutturali necessarie per rilanciare gli investimenti, per garantire una crescita più sostenibile e un tasso di disoccupazione più basso rispetto ai livelli attuali. Il numero uno della BCE ha ricordato che, se sarà necessario, verranno implementate nuove misure non convenzionali di politica monetaria. I mercati si aspettano che alla fine l’Eurotower sarà costretta ad annunciare un vero e proprio piano di quantitative easing, lo stesso utilizzato negli ultimi anni negli USA, in Gran Bretagna e in Giappone.

Le aspettative di nuove misure monetarie ultra-accomodanti nell’eurozona continuano a deprimere il valore del cambio dell’euro, che stamattina è sceso sotto 1,27 dollari per la prima volta da novembre 2012. Il tasso di cambio EURUSD ha toccato un bottom intraday a 1,2696. Dai top di 1,3993 toccati a inizio maggio scorso, il cambio euro/dollaro è arrivato a perdere più del 10% del proprio valore. I prezzi hanno perforato anche il supporto chiave di 1,2750: in caso di chiusura inferiore a questo livello, il cambio potrebbe subito approfondire il ribasso almeno fino a 1,2650.

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