Euribor: le novità in arrivo danneggiano chi ha mutuo a tasso variabile

Flavia Provenzani

3 Novembre 2017 - 16:58

Le novità sul calcolo dell’Euribor porteranno ad un benchmark molto più volatile, con le conseguenze del caso per i titolari di mutui a tasso variabile.

Euribor: le novità in arrivo danneggiano chi ha mutuo a tasso variabile

È ancora sotto studio una nuova formula di calcolo dell’Euribor, il parametro sul quale viene definito il tasso di interesse sui mutui cosiddetti a tasso variabile. Nonostante l’ufficialità sia ancora lontana e il progetto di modifica ancora in fase riservata - l’obiettivo è quello di mantenere l’Euribor il più possibile vicino alla realtà dei mercati, allontanandosi da un metodo di calcolo per lo più costruito dalla discrezione delle istituzioni bancarie. Tuttavia, la possibilità di interpellare le banche al fine di definire il valore del parametro continua ad essere aperta nel caso in cui il mercato non riesca ad offrire da sé la giusta quantità di dati necessari.

Da qui la definizione del nuovo Euribor come indice ibrido, un’ipotesi che scongiura le voci di maggio, che aprivano la possibilità di un calcolo basato esclusivamente dall’andamento del mercato.
La conseguenza va tutta sui debitori titolari di mutui a tasso variabile: il nuovo Euribor sarà più volatile, quindi più variabile.

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Come funzionerà il nuovo Euribor

Si tratta ancora di una bozza di modifica, ma qualora dovesse trovare consensi tra le autorità europee e le banche entro il 2019 potremmo già dare il benvenuto al nuovo benchmark.

Le novità potrebbero racchiudere tre passaggi nel costante percorso di definizione dell’Euribor:

  1. osservazione e raccolta dati dalle operazioni sul breve tra 20 istituti del panel;
  2. osservazione su tutti i canali di lending all’ingrosso (certificati di deposito, carte commerciali, operazioni compiute dalle banche centrali al di fuori degli obiettivi di politica monetaria) qualora la base dati sul mercato risultasse insufficiente;
  3. ricorso all’expert judgement, cioè alle definizioni dei bancari.

Conseguenze (e soluzioni) per chi ha un mutuo a tasso variabile

La volatilità promette di essere reale, il che cambierà continuamente il tasso variabile applicato sui mutui dei cittadini.
La soluzione giace nella possibilità che le banche cerchino di attutire tali scossoni applicando una media matematica come indici di tasso.

La sensazione sul mercato è però che l’indice Euribor sia destinato ad essere sostituito da altri parametri: come riportato alla fine del mese di settembre dalla Banca Centrale Europea, l’istituzione è a lavoro per la creazione di un nuovo benchmark calcolato sulla base delle transazioni overnight non garantite, che dovrebbe fare il suo ingresso entro la fine del 2018, sfruttando i dati che già oggi le banche europee sono obbligate a riferire alla BCE ai fini della sorveglianza.

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