Esami online: quando si rischia la bocciatura? Le nuove regole

Teresa Maddonni

29/05/2020

21/07/2021 - 12:54

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Esami online: quando si rischia la bocciatura? Le nuove regole sono stabilite dai singoli atenei. Cerchiamo di vedere in generale come si svolgono e cosa succede se salta la connessione internet durante il colloquio o nel corso di una prova scritta.

Esami online: quando si rischia la bocciatura? Le nuove regole

Esami online: quando si rischia la bocciatura? Ci dovrebbero essere delle nuove regole dal momento che la prossima sessione estiva dell’università si terrà online come d’altronde sta avvenendo ed è già avvenuto per quelle di laurea da remoto in pieno lockdown con tanto di proclamazione e festicciola domestica.

Per gli esami online le domande che ci porremmo sono: come ci si comporta quando per esempio cade la connessione? È una variabile nuova che si aggiunge al rischio bocciatura per non aver studiato?

Per cercare di rispondere a queste domande prendiamo le linee guida delle università in merito, cercando di capire nel dettaglio quali sono le nuove regole per sostenere gli esami online.

Esami online: quando si rischia la bocciatura? Le regole

Esami online: la bocciatura si rischia se non si studia e questo è chiaro, ma potrebbe subentrare anche quando cade la connessione per esempio? Per rispondere a questa domanda e ai tanti dubbi degli studenti bisogna prima di tutto vedere quali sono le nuove regole stabilite dagli atenei.

Per fare un esempio prendiamo quelle, nuove ormai, del più grande ateneo d’Italia e d’Europa, quale La Sapienza di Roma. Partiamo con l’esame orale, accedendo al decreto rettorale il quale stabilisce che deve avvenire in videoconferenza sincrona o comunque con le tecnologie che devono garantire:

  • l’identificazione del candidato mediante verifica del documento d’identità o Card studenti in corso di validità;
  • riservatezza dei dati dello studente utilizzando, per tutto lo svolgimento della seduta di esame, il numero di matricola dell’esaminando;
  • la forma pubblica della seduta d’esame, permettendo l’accesso virtuale alla visione e all’ascolto dell’esame da parte di terze persone, oltre al candidato, agli altri candidati e alla Commissione che, allo scopo, vengono autorizzate dal Presidente della Commissione;
  • la qualità ed equità della prova;
  • la contemporaneità e riservatezza delle decisioni prese dalla Commissione;
  • la sicurezza dei dati e delle informazioni riguardanti tutti i partecipanti, ai sensi del GDPR 679/2016 e del D.Lgs. 196/2003;
  • la corretta verbalizzazione del voto finale.

L’esame orale si svolge con la Commissione e lo studente in videoconferenza indicata dall’Ateneo (per la Sapienza Google Meet di Google Suite) e, lo studente dovrebbe svolgere l’esame online orale con due dispositivi se in dotazione: PC e smartphone.

Da una parte lo smartphone resterà fisso sulla porta d’ingresso della stanza in cui si svolge l’esame, mentre lo studente farà il colloquio dell’esame davanti alla telecamera fissa con sguardo rivolto alla stessa e mani sempre nell’inquadratura.

Come stabiliscono le regole dell’Ateneo infatti, per garantire il regolare svolgimento dell’esame online, lo studente prima del suo inizio deve predisporre la postazione per l’esame con:

  • PC posto su di un tavolo sul quale sono posizionati anche, esclusivamente, il documento d’identità, l’eventuale smartphone, altro materiale autorizzato dal docente e necessario allo svolgimento della prova;
  • per il rispetto della privacy dello studente, si suggerisce di posizionare il tavolo a circa 1,5 metri dalla parete e che lo studente sia seduto davanti al PC con le spalle rivolte alla parete;
  • l’ambiente nel quale si svolge l’esame deve avere preferibilmente un solo ingresso.

Lo studente deve anche mostrare alla Commissione prima dello svolgimento della prova l’assenza di persone che possano suggerire come anche di dispositivi e materiali non autorizzati.

Lo stesso vale per gli esami scritti che possono avvenire su piattaforme online o, nel caso di esami che richiedono uno svolgimento cartaceo, anche in videoconferenza.

Lo studente deve rispettare le medesime regole: la Commissione può chiedere allo stesso di riprendere, in modalità di conferenza privata, l’ambiente circostante durante la prova.

La stessa Commissione può anche, durante l’esame online, registrare l’esecuzione fatto salvo poi doverla cancellare dopo aver assegnato il voto. Ma allora, se salta la connessione, si rischia la bocciatura?

Esami online: si rischia la bocciatura se salta la connessione?

Per l’esame online ci viene in mente, chiara una domanda, se si rischia la bocciatura qualora dovesse saltare la connessione in videoconferenza. Sì e no, sarà la Commissione che in quel caso dovrà decidere sulla validità o meno della prova. Andando al decreto della Sapienza leggiamo:

“Nel caso di perdita di connessione o di interruzioni ripetute, la Commissione valuterà e si esprimerà in merito alla validità della prova.”

Ciò con buona probabilità non significherà dover magari attendere il successivo appello. Non ci sono pertanto ulteriori indicazioni. Immaginiamo che la bocciatura, oltre che con la scarsa preparazione, possa subentrare nel caso di comportamento scorretto da parte del candidato che non rispetta le regole imposte per gli esami online (accettando suggerimenti, copiando e imbrogliando per esempio).

Un elemento che non solo farebbe scattare la bocciatura e una più severa punizione potrebbe essere l’aver registrato l’esame online. Come si legge infatti nel decreto rettorale:

“È fatto assoluto divieto a chiunque di registrare, per intero o in parte, con strumenti di qualsiasi tipologia, l’audio, il video o l’immagine della seduta a distanza e di diffondere gli stessi in qualsivoglia modo siano stati ottenuti. I comportamenti non conformi a quanto prescritto saranno perseguiti a norma di legge.”

La stessa regola sembra non valere, al contrario, per le videolezioni. In ogni caso si richiede a ogni studente di avere un comportamento corretto durante lo svolgimento dell’esame online, per evitare anche la bocciatura “dando esempio tangibile dei loro valori di integrità personale e di onestà intellettuale”.

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