L’equity crowdfunding seduce il mondo del calcio: prima campagna in Italia

Giulia Adonopoulos

10 Dicembre 2018 - 18:16

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Il Pordenone Calcio lancia una campagna di equity crowdfunding sul nuovo portale TheBestEquity. Obiettivo: la Serie B. È la prima volta in Italia che una squadra di calcio sceglie questo strumento di finanza alternativa per crescere.

L’equity crowdfunding seduce il mondo del calcio: prima campagna in Italia

Si chiama Pordenone 2020 ed è la campagna per l’aumento di capitale lanciata dalla Pordenone Calcio S.r.l. sulla nuova piattaforma di equity crowdfunding TheBestEquity.

La società, guidata da più di 10 anni dal presidente Mauro Lovisa affiancato dai soci Giampaolo Zuzzi e Maurizio Orenti, cui recentemente si è aggiunto il socio Carlo Vendrame, milita nel campionato di Lega Pro - C dalla stagione 2014/2015 e ha scelto lo strumento della finanza alternativa per crescere, formare in casa il Pordenone del futuro e conquistare la serie B. È la prima volta che in Italia una squadra di calcio “incontra” l’equity crowdfunding. Prima del Pordenone Calcio, il Pescara e il Frosinone hanno collocato bond con la piattaforma inglese Tifosy, rispettivamente 2,8 milioni e 1,5 milioni di euro.

La società vuole siglare un vero e proprio patto con la propria città. Un recente studio commissionato dalla FIGC ha infatti messo in luce come il sistema calcio concorra all’aumento dei redditi delle famiglie e delle imprese per un ammontare di 22,5 miliardi di euro, garantendo un’occupazione lavorativa a quasi 250 mila persone. La Serie B, per diritti televisivi, incasserà circa 25 milioni di euro a stagione, da ripartire, per il 75%, in egual misura tra le società iscritte, mentre il residuo verrà assegnato in base al posizionamento nella Coppa Italia. “Il modello è il Barcellona. Loro hanno 220 mila soci, il nostro passo sarà arrivare a 2000” ha detto Lovisa in occasione del lancio della campagna.

Pordenone Calcio: la campagna su The Best Equity

Ambizioso il target della campagna, pari a 2,2 milioni di euro, a cui si può contribuire con una quota minima di 250 euro. A meno di chiusura in overfunding, la scadenza naturale entro cui si potrà investire nel progetto è il 15 marzo 2019. Si offre il 40% del capitale per una valutazione pre-money di 3,3 milioni, con una differenziazione dei diritti associati alle quote in funzione dell’investimento: le quote C, per investimenti da 250 a 5000 euro offrono solo diritti patrimoniali; le quote B (da 5001 a 25.000 euro) consentono anche il diritto di prelazione; le quote di tipo A (oltre 25.000 euro) offrono anche il diritto di voto e un diritto di prelazione preferenziale rispetto ai titolari di quote B.

Investire nel progetto vuol dire fare il proprio ingresso nel club calcistico ottenendo benefit tecnici (in primis i pieni diritti amministrativi, garantiti per tutte le quote) e vantaggi esclusivi, sempre modulati sull’entità delle quote.

I fondi raccolti verranno utilizzati per implementare le risorse da destinare al progetto tecnico-sportivo così da valorizzare un centro sportivo d’eccellenza e una filosofia societaria focalizzata sullo sviluppo dei propri giovani.

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