Cartelle esattoriali Equitalia: in quali casi non bisogna pagare? Vediamo quando gli interessi sono considerati illegittimi e le cartelle sono nulle.
Le cartelle esattoriali sono uno degli incubi più ricorrenti dei contribuenti italiani. Ci sono dei casi, però, in cui non si deve pagare Equitalia e si possono considerare nulle le cartelle ricevute. Vediamo quando si può ricorrere contro gli interessi illegittimi e non pagare.
Le cartelle esattoriali Equitalia non sono accolte con felicità dai contribuenti italiani e destano sempre qualche dubbio e perplessità circa la loro correttezza e legittimità. Spesso, infatti, ci si chiede se la cartella ricevuta sia giusta e, in caso contrario, come fare a dimostrarlo e non pagare.
Ebbene, nonostante nella maggior parte dei casi il pagamento dei tributi richiesti sia necessario e dovuto, pena dure sanzioni (pignoramento degli immobili, ulteriori addebiti...), può succedere che ci siano degli errori e che il contribuente non sia tenuto a pagare gli interessi richiesti da Equitalia. Ecco i casi in cui si ha diritto a fare ricorso e si può evitare il pagamento delle cartelle esattoriali o di alcune voci.
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Cartelle Equitalia, casi di illegittimità
Dal momento che si tratta di un atto amministrativo, la cartella esattoriale, per essere legittima, deve essere motivata e riportare tutte le voci pretese dall’ente creditore: la sua qualifica, la somma dovuta, gli interessi, le spese, la scadenza ecc...
La cartella compilata da Equitalia deve essere inoltre leggibile e comprensibile al contribuente, il quale deve capire cosa gli viene chiesto e poter notare eventuali errori di calcolo.
Il contribuente ha quindi il diritto di ricevere una cartella esattoriale in cui si precisata la motivazione del conteggio effettuato e degli interessi, ma anche l’indicazione della data di consegna del ruolo al concessionario, in questo caso Equitalia. Infatti il contribuente non può essere a conoscenza della data in cui l’ente creditore abbia consegnato il ruolo a Equitalia, per cui questa data deve essere espressamente indicata nella cartella esattoriale.
La mancata indicazione della data di consegna del ruolo rende nulli gli interessi dovuti al pagamento ritardato, ma non la tassa in sé, a meno che, ovviamente, non si riscontrino errori e illegittimità in altre voci.
Cartelle esattoriali, quando non pagare gli interessi
Ecco chiariti i casi in cui gli interessi sulle cartelle esattoriali Equitalia sono annullati e si può vincere il ricorso in tribunale.
- Come abbiamo visto, sono illegittimi gli interessi da ritardato pagamento quando Equitalia non provvede a riportare nella cartella di pagamento la data in cui l’ente creditore le ha consegnato i ruoli, cioè assoldata per riscuotere il tributo.
- La legge vieta l’anatocismo, cioè gli interessi non possono in alcun modo produrre altri interessi. Nelle cartelle non vengono mai spiegati i criteri di calcolo, ma questa è una lacuna per cui, secondo la Cassazione, si può non pagare Equitalia.
- Se il calcolo degli interessi, la durata del ritardo e i tassi non sono chiari e il contribuente non riesce a verificarne la correttezza, la cartella compilata da Equitalia perde validità e si può ricorrere contro il pagamento.
- I contribuenti che ritengono di non dover pagare la cartella ricevuta da Equitalia possono apportare come valida motivazione il mancato aggiornamento del saggio di interesse da parte della società di recessione. In poche parole si può ipotizzare che questa società abbia effettuato personalmente i calcoli, senza attenersi a quanto previsto dalla legge.
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