La società farmaceutica ha annunciato che sperderà 8 miliardi di dollari per comprare Loxo Oncology, società biofarmaceutica attiva nello sviluppo di farmaci per i pazienti con tumori genetici. Titolo in flessione del 2,90% nel pre-market
Eli Lilly and Co, società farmaceutica globale con sede a Indianapolis, ha reso noto di aver finalizzato l’acquisizione di Loxo Oncology per circa 8 miliardi di dollari in contanti. L’offerta di 235 dollari per azione rappresenta un premo di circa il 68% rispetto la chiusura di venerdì attestatasi a 139,87 dollari.
La società con sede a Stamford, nel Connecticut, viene valutata dal compratore 37 volte i ricavi stimati dal consensus per quest’anno. Le azioni della società erano già aumentate del 975% dalla sua offerta pubblica iniziale di settembre 2014, grazie ai due farmaci anti tumorali sperimentali che hanno funzionato brillantemente, anche se su un numero molto limitato di pazienti.
Lo scorso mese di novembre, infatti, la Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha approvato il Larotrectinib, un farmaco di ricerca Loxo, nel trattamento di pazienti adulti e pediatrici affetti da tumori solidi localmente avanzati o metastatici.
Josh Smiley, chief financial officer di Eli Lilly, ha dichiarato al Wall Street Journal l’anno scorso che l’aliquota fiscale più bassa che Eli Lilly ha ottenuto grazie alla nuova legge fiscale l’ha aiutata a competere con le compagnie al di fuori degli Stati Uniti.
Il mega affare di oggi arriva a pochi giorni dall’annuncio della fusione multimiliardaria tra Bristol Myers Squibb e Celgene per 74 miliardi di dollari di controvalore. Il 2019 parte quindi con il botto per il settore farmaceutico, contraddicendo così le aspettative di una nno privo di grandi operazioni.
L’azienda con sede a Indianapolis ha dichiarato di voler concludere l’accordo per Loxo, che non è soggetto ad alcuna condizione di finanziamento, entro la fine del primo trimestre.
Le azioni Eli Lilly and Co, segnano in preapertura di Wall Street una flessione del 2,90%.
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