Record per Eli Lilly. È la prima società pharma a superare i $1.000 miliardi di valore di mercato

Donato De Angelis

21 Novembre 2025 - 16:20

Eli Lilly diventa la prima farmaceutica a raggiungere 1.000 miliardi di dollari di valore, guidata dal boom dei farmaci Mounjaro e Zepbound per diabete e obesità.

Record per Eli Lilly. È la prima società pharma a superare i $1.000 miliardi di valore di mercato

Un momento storico per Eli Lilly & Company: oggi, venerdì 21 novembre, il colosso farmaceutico statunitense ha raggiunto una capitalizzazione di mercato pari a 1.000 miliardi di dollari (circa circa 870 miliardi di euro), diventando la prima azienda farmaceutica ad entrare nell’olimpo del “club da un trilione”, un traguardo finora appannaggio quasi esclusivo delle società tecnologiche.

Un exploit finanziario, il suo, guidato dalla domanda esplosiva per due dei suoi farmaci più rilevanti - Mounjaro, pensato per il diabete, e Zepbound, destinato invece al trattamento dell’obesità. È l’ennesima conferma: il mercato globale delle terapie metaboliche contribuisce in modo sostanziale alla crescita di Lilly, che ha visto le sue entrate salire vertiginosamente grazie a queste due molecole.

Un traguardo storico per Eli Lilly

Nel primo trimestre del 2025 il fatturato dell’azienda è cresciuto del 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainato in gran parte proprio dai volumi di Mounjaro e Zepbound. Lilly ha confermato le sue stime di ricavi per l’intero anno tra 58 e 61 miliardi di dollari, segnalando anche un’accelerazione negli investimenti produttivi per rispondere alla domanda globale. Nel terzo trimestre del 2025 le vendite combinate di Mounjaro e Zepbound hanno superato i 10 miliardi di dollari.

L’irresistibile ascesa di Lilly non si spiega solo con la crescita dei volumi di vendita, ma anche con margini che, nonostante la pressione sui prezzi, rimangono sostenuti, tanto da spingere la società a rialzare le sue previsioni per il 2025.

Cosa c’è dietro il boom

Dietro a questi numeri c’è una strategia ben precisa. Lilly ha puntato con forza sulle terapie basate su tirzepatide, una molecola che agisce su due ormoni intestinali (GLP-1 e GIP) che offre benefici sia fronte glicemia che fronte perdita di peso, e si è imposta sul mercato con una diffusione rapida.

In più, la pipeline dell’azienda non è ferma. Tra i progetti c’è un agonista orale GLP‑1, l’orforglipron, che ha mostrato risultati promettenti nelle fasi cliniche, e Lilly sta espandendo anche la sua capacità produttiva anche con nuovi stabilimenti.

Un mercato tutto nuovo pieno di opportunità

Il fatto che una società del settore farmaceutico abbia raggiunto il valore di mercato di 1.000 miliardi di dollari segna un cambiamento paradigmatico. Ci mostra che la salute, e in particolare le terapie per il diabete e l’obesità, possono essere tanto motore di crescita finanziaria quanto lo sono stati i giganti della tecnologia. Ma emergono anche degli interrogativi: quanto potrà durare un simile ritmo di crescita se queste due terapie rimangono il perno centrale dei ricavi? E come reagirà il mercato se le pressioni dalle autorità di regolamentazione sui prezzi aumenteranno o se dovessero emergere concorrenti altrettanto efficaci?

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