Elezioni tedesche: salgono le percentuali del partito degli Euroscettici mentre la Merkel vacilla sulla Grecia

Vittoria Patanè

06/09/2013

Elezioni tedesche: salgono le percentuali del partito degli Euroscettici mentre la Merkel vacilla sulla Grecia

Sta cambiando qualcosa in Germania alla vigilia di quelle elezioni che potrebbero mutare il futuro non solo della Nazione tedesca, ma dell’intera Eurozona.

Ma mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla battaglia fra la Cancelliera uscente Angela Merkel e il suo rivale Peer Steinbrück un piccolo partito sta conquistando sempre più consensi: si tratta dell’”Alternativa Euroscettica per la Germania” (AFD) che, secondo i sondaggi dell’istituto Forsa, avrebbe superato quota 4%, nonostante tutti credessero che l’iniziativa sarebbe stata un fallimento. Manca solo un punto percentuale a quel 5% (la soglia di sbarramento) che li farebbe entrare di diritto nel Bundestag, il Parlamento tedesco.

Ricordiamo inoltre che fino a qualche settimana fa lo stesso partito raccoglieva tra il 2% e il 3%. I consensi sono quindi aumentati di parecchio ed in poche settimane, facendo segnare un rialzo che farebbe gola ai due candidati principali.

L’AFD

Euroscettici vicini a conquistare un seggio in Parlamento, un segnale che non solo indicherebbe un cambiamento di prospettiva significativo in molti cittadini tedeschi, ma dal quale si percepisce una perdita di fiducia considerevole nella politica che la Germania ha attuato nel corso dell’ultimo decennio.

“Ci sono ottime probabilità che l’AFD continui a conquistare voti da parte soprattutto di falegnami e carpentieri. Bisogna considerare inoltre che molte persone si vergognano ad ammettere che voteranno per questo partito”,

spiega Peter Matuscheck, analista di Forsa, al quotidiano Spiegel Online.
Intanto il leader del partito, Bernd Lucke, promette battaglia, dichiarando sicuro dei risultati che verranno: l’AFD entrerà in Parlamento:

“vogliamo portare i partiti maggioritari a ripensare alle loro politiche in merito all’Europa”.

Un simile risultato sarebbe una grossa minaccia per la Cancelliera Angela Merkel: il rischio che molti tedeschi decidano di far slittare il loro voto dalla sua persona a quella di Bernd Lucke, potrebbe far slittare la sua vittoria oltre il primo turno, risultato che la leader del CDU vedrebbe come una sconfitta.

La Grecia

La questione Europea rischia di creare non pochi problemi ad Angela Merkel. I tedeschi sono ormai determinati a non pagare più neanche un euro per aiutare altri Paesi europei e ad oggi, la probabilità di un nuovo bailout greco, fa storcere il naso a parecchi. Perché? Perché significherebbe tirar fuori nuovamente del denaro per aiutarli, denaro che deriverebbe da un innalzamento degli oneri fiscali.

La Merkel per adesso tace, limitandosi ad una sola, ma clamorosa, affermazione:

“la Grecia non sarebbe mai dovuta entrare nell’euro”.

La proposta del partito degli Euroscettici

La proposta di Bernd Lucke è chiara: l’AFD vuole che i Paesi più colpiti dalla crisi, compresi Italia, Spagna, Grecia e Francia, lascino volontariamente l’Eurozona, permettendo alla Germania e alle altre economie forti del nord Europa di formare un nuovo agglomerato economico.

Ecco cosa scrive l’importante quotidiano britannico “The Independent”:

Se il partito entrasse in Parlamento, potrebbe complicare in maniera considerevole i piani di Angela Merkel, rendendo più difficili i rapporti con gli altri esponenti della coalizione Liberal-democratica. Potrebbe essere costretta a formare una nuova grande coalizione con l’opposizione dei Social Democratici, partito con cui ha governato dal 2005 al 2009.

Insomma Angela Merkel non avrà vita facile. Vedremo cosa accadrà dopo il 22 settembre.

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