Elezioni europee 2014: Inghilterra e Olanda al voto tra partiti euroscettici, nazionalisti e anti immigrati. Sondaggi e pronostici

Valentina Brazioli

22 Maggio 2014 - 14:40

Elezioni europee 2014, se in Italia occorre aspettare fino al 25 maggio, Inghilterra e Olanda sono già alle prese con una consultazione elettorale che sta tenendo con il fiato sospeso Bruxelles. Le due grandi nazioni, infatti, offrono un panorama nutrito e variegato in materia di partiti euroscettici, nazionalisti e anti immigrati. E la paura del contagio, una volta aperte le urne, è sempre più diffusa.

Elezioni europee 2014: Inghilterra e Olanda al voto tra partiti euroscettici, nazionalisti e anti immigrati. Sondaggi e pronostici

Elezioni europee 2014, ad aprire le danze, proprio oggi, sono Inghilterra e Belgio. Due grandi nazioni, il cui risultato è destinato a non lasciare indifferente il resto d’Europa. Destino, però, ha voluto che i primi ad affrontare questa difficile prova elettorale fossero proprio due Paesi in cui i partiti tradizionali stanno soffrendo una grave crisi di consensi. Se in Gran Bretagna l’euroscettico Ukip rischia di relegare il premier David Cameron in un’imbarazzante terza posizione, in Olanda molti paventano l’ascesa dell’estrema destra del Partito della Libertà.

Inghilterra, l’Ukip di Farage rischia di far affondare David Cameron

La situazione inglese è forse una di quelle che più preoccupa Bruxelles: dopo una campagna elettorale a dir poco travolgente, Nigel Farage si appresta a guidare l’inarrestabile marcia degli euroscettici all’interno del nuovo Parlamento europeo. Ben al di là delle luci della City, infatti, Farage sembra essere riuscito a diventare il paladino degli lavoratori inglesi contro gli immigrati, il difensore degli interessi britannici contro gli odiati diktat targati Ue. Il suo partito, l’Ukip, nasce nel 1993 da una costola del Partito Conservatore e promuove a gran voce il ritiro della Gran Bretagna dall’Unione. Ad oggi, gli osservatori giurano che la partita sia tutta tra l’Ukip e i laburisti, con i conservatori di David Cameron a rischio medaglia di bronzo.

Olanda, l’avanzata dell’estrema destra euroscettica del Pvv

Bruxelles guarda con preoccupazione anche a quanto potrebbe accadere in Olanda. Il Partito della Libertà (Pvv) di Geert Wilders appartiene all’estrema destra più euroscettica, e sembra sbandierare tutte le caratteristiche più temute dalle istituzioni comunitarie: il populismo, il nazionalismo e l’islamofobia, se non addirittura il vero e proprio razzismo. Il tema dell’immigrazione è destinato a essere dirimente tra gli olandesi: un’insofferenza sempre più diffusa potrebbe tradursi in un voto alle urne tutto a vantaggio del Pvv, soprattutto in un contesto nel quale le politiche di austerità stanno facendo perdere numerosi consensi al vigente governo di grande coalizione. Un ruolo fondamentale, come in tutta Europa, lo giocherà sicuramente l’astensionismo, eppure alcuni sondaggi già dicono che il Pvv potrebbe raggiungere quota 30 per cento.

Cosa faranno gli euroscettici a Bruxelles?

Se dovremo aspettare ancora un po’ prima di capire quanti deputati euroscettici approderanno a Bruxelles, è già aperto il dibattito sul gruppo parlamentare che andranno a costituire. Nigel Farage per ora si tiene le mani libere, mentre invece l’olandese Wilder sembra intenzionato ad affiancare la Le Pen in un’alleanza tra i partiti nazionalisti, euroscettici e anti Ue che comprenderà anche la Lega di Matteo Salvini e la destra austriaca dell’Fpoe.

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