Elezioni amministrative: perché Salvini non vuole votare a settembre

Alessandro Cipolla

15/07/2021

15/07/2021 - 11:00

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Le elezioni amministrative potrebbero essere anticipate a settembre causa Covid, ma Salvini subito si è detto contrario: pesano i ritardi nella scelta dei candidati a Milano e Bologna?

Elezioni amministrative: perché Salvini non vuole votare a settembre

La data delle elezioni amministrative 2021 continua a essere un rebus. Nei mesi scorsi, il Consiglio dei Ministri nel decretare lo slittamento causa Covid, ha individuato una nuova finestra elettorale che va dal 15 settembre al 15 ottobre.

Anche se ancora manca l’ufficialità da parte del Viminale, l’ipotesi più accreditata è quella di aprire le urne domenica 10 e lunedì 11 ottobre, mantenendo così il doppio giorno per evitare pericolosi assembramenti ai seggi.

Visto l’aumento dei casi di positività in Italia e l’avanzare della temuta variante Delta, negli ultimi giorni sta circolando l’ipotesi caldeggiata dal PD di anticipare la data delle elezioni amministrative, aprendo le urne il 26 settembre o il 3 ottobre.

Una eventualità questa che non sembrerebbe piacere per nulla a Matteo Salvini: “Fare le elezioni a settembre significa fare le liste a ferragosto, non scherziamo, si vota il 10 ottobre”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ignazio La Russa di Fratelli d’’Italia, che ha parlato di paura da parte dei sindaci di centrosinistra: “Questa storia della variante Delta è montata da loro”.

Elezioni amministrative: perché Salvini non vuole anticipare

In attesa della decisione da parte del ministro Luciana Lamorgese, il Partito Democratico si è detto favorevole a votare per le elezioni amministrative il prima possibile, con questa ipotesi che è stata apprezzata anche dal sindaco di Milano Beppe Sala che è in corsa per un secondo mandato.

Pareri positivi anche a Torino, dove sono d’accordo sia il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo sia quello del centrodestra Paolo Damilano. Una voce questa dell’imprenditore che sembrerebbe però essere isolata all’interno della coalizione che lo sostiene.

Per Matteo Salvini sarebbe impensabile l’idea di dover fare le liste a Ferragosto, ma i maligni parlano di un parere negativo in virtù del ritardo del centrodestra in alcune città chiave di questa tornata delle amministrative.

A Milano infatti, dove i sondaggi indicano un testa a testa molto serrato, il centrodestra ha ufficializzato la candidatura di Luca Bernardo solo da pochi giorni: anticipare il voto, significherebbe ridurre ulteriormente una campagna elettorale già partita in forte ritardo.

Ancora più complessa è invece la situazione a Bologna: dopo una infinita trattativa, sembrava cosa fatta per il centrodestra l’appoggio all’imprenditore Fabio Battistini, ma la fumata bianca ancora non c’è stata a causa di alcuni malumori da parte di Fratelli d’Italia.

Per la data delle elezioni amministrative, non resta così che aspettare la decisione del Viminale, che inevitabilmente dovrà tenere conto delle esigenze sanitarie e quelle politiche. Il tempo però sta iniziando a stringere.

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