Elezioni Roma 2016, Virginia Raggi: la verità dello scandalo HRG

Simone Micocci

26 Aprile 2016 - 10:00

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Nuovo presunto scandalo per Virginia Raggi, la candidata sindaco per M5S alle prossime elezioni di Roma: questa in passato avrebbe collaborato con Gloria Rojo, coinvolta nello scandalo Parentopoli dell’amministrazione Alemanno.

Elezioni Roma 2016, Virginia Raggi: la verità dello scandalo HRG

Elezioni di Roma 2016, non c’è pace per Virginia Raggi, la candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle.

Nonostante sia la favorita nei sondaggi politici, non è un periodo felice per Virginia Raggi, la candidata sindaco M5S alle prossime elezioni di Roma. Infatti, un articolo di Libero firmato dal giornalista Franco Bechis ha rilevato che in passato la Raggi è stata presidente di garanzia per HRG, la società di cui Gloria Rojo era amministratore delegato.

Cosa c’è di strano in questa notizia? Come vedremo nel dettaglio di seguito, Gloria Rojo in passato è salita agli onori della cronaca per la sua vicinanza a Franco Panzironi, figura legata in qualche modo a Gianni Alemanno e agli scandali di Mafia Capitale.

Gli esponenti del Partito Democratico non hanno tardato ad attaccare Virginia Raggi, accusandola di poca trasparenza nei confronti degli elettori. La candidata del Movimento 5 Stelle però non intende arretrare di un centimetro e tramite un post pubblicato su Facebook ha fatto chiarezza sulla questione.

Cosa c’è di vero in queste accuse alla Raggi? Qual è il ruolo ricoperto dalla candidata M5S durante la sua precedente collaborazione con la HRG? Ecco tutta la verità sul presunto scandalo che nelle ultime ore ha colpito Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni di Roma.

Virginia Raggi, scandalo HRG: quali legami con Mafia Capitale?

L’articolo pubblicato su Libero ha rivelato che fra l’aprile del 2008 e il settembre del 2009, Virginia Raggi è stata presidente del consiglio di amministratore della società di recupero crediti HRG, oggi in liquidazione volontaria.

Nulla di strano in tutto questo, se non fosse che l’azionista di maggioranza della HRG era Gloria Rojo, che in quel tempo era diventata famosa nelle cronache della Capitale per lo scandalo “Parentopoli” dell’amministrazione Alemanno.

Infatti, la Rojo fu una delle 41 assunte in AMA grazie alla sua vicinanza con il numero uno della società, Franco Panzironi, uomo di fiducia di Alemanno e fund raiser della sua fondazione politica.

Successivamente, sia Alemanno che Panzironi sono finiti nei guai per le vicende di Mafia Capitale, ma quest’ultimo si è sempre difeso accusando l’allora sindaco di essersi fatto finanziare la campagna elettorale da Salvatore Buzzi.

Virginia Raggi, scandalo HRG: le accuse del PD

Dopo le amnesie su Previti, ora la Raggi spunta nel CdA di società vicina ad Alemanno. Perché lo ha taciuto? Cos’altro nasconde? Omertà, omertà”. Così l’esponente del PD Andrea Romano ha commentato la vicenda della vicinanza tra Virginia Raggi e Gloria Rojo.

Nel dettaglio, Romano ha ricordato che non è la prima volta che la Raggi omette alcune precedenti esperienze lavorative, facendo riferimento alla vicenda dello studio Previti. Infatti, nel suo curriculum la Raggi non ha fatto menzione alla sua precedente esperienza lavorativa nel noto studio legale fondato da Cesare Previti, lo stesso che il 30 aprile del 2003 fu condannato a 11 anni per la corruzione giudiziaria relativa al processo Imi-Sir.

Gli esponenti del PD hanno accusato la Raggi di poca trasparenza, dichiarando: “le amnesie cominciano ad essere davvero troppe da parte del candidato”. La risposta della Raggi però non si è fatta attendere e con un post pubblicato su Facebook ha fatto chiarezza sulla questione.

Virginia Raggi, scandalo HRG: ecco la verità

La candidata M5S, Virginia Raggi, ha risposto su Facebook agli attacchi degli esponenti del PD dopo la notizia della sua collaborazione con la HRG. Secondo la Raggi, il suo era solamente un ruolo tecnico e di rappresentanza, tant’è che durante la collaborazione con la HRG non ha percepito alcun compenso.

Infatti, la HRG era una società cliente dello studio Sammarco in cui lavorava la Raggi, e quindi si è trattato solamente di una comune prassi professionale.

Sono stata presidente di garanzia per Hgr fin quando la società è rimasta cliente dello studio Sammarco. Una volta cessato il rapporto io ho lasciato l’incarico. La stessa Rojo infatti la conobbi proprio come cliente dello studio”, ha chiarito la Raggi.

Inoltre, nel suo post su Facebook la Raggi ha attaccato a sua volta gli esponenti del PD, dichiarando:

“A chi dal Pd mi attacca in queste ore consiglio cautela. Le state provando tutte, lo capisco, vi sentite sgretolare la terra sotto ai piedi, ma noi non arretriamo di un centimetro. Anzi.”

Infatti, la Raggi al momento è la favorita nei sondaggi e, se si votasse oggi, con ogni probabilità diventerebbe lei sindaco di Roma. Lo scandalo HRG avrà qualche ripercussione? Probabilmente no, perché come chiarito dalla stessa candidata del Movimento 5 Stelle, il suo ruolo nella vicenda è veramente marginale.

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