Ecobonus: quali sono le ultime novità sugli incentivi di riqualificazione energetica? Ecco gli ultimi aggiornamenti sulle detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di efficientamento energetico di edifici esistenti.
Ecobonus: quali sono le intenzioni del governo sugli incentivi dell’Ecobonus? Saranno prorogati gli incentivi per sostenere interventi di riqualificazione energetica?
L’ecobonus, la detrazione fiscale del 65% prevista dalla Legge di Stabilità 2016 per gli interventi di riqualificazione energetica e risparmio energetico, subirà quasi sicuramente una proroga degli incentivi.
A dirlo è il viceministro dell’economica Enrico Morando che ha rilasciato una serie di dichiarazioni sulla possibilità di una proroga degli incentivi dell’Ecobonus a Piacenza dove ha partecipato al convegno organizzato da Confedilizia.
Le intenzioni del governo sarebbero quelle di incentivare gli interventi di riqualificazione energetica per aumentare la sicurezza e rendere gli incentivi dell’ecobonus stabili aumentando così la prevenzione degli edifici esistenti che acquistano un maggiore livello di efficienza energetica.
Per l’anno 2016 infatti i contribuenti possono usufruire dell’agevolazione fiscale prevista per gli interventi di riqualificazione energetica che permette di essere ammessi all’agevolazione della detrazione del 65% dall’Irpef o dall’Ires.
Ma scopriamo quali sono le intenzioni del governo sull’Ecobonus, l’agevolazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica che permette di detrarre nella dichiarazione dei redditi la detrazione di imposta pari al 65% delle spese sostenute.
Ecobonus: ci sarà la proroga degli incentivi?
L’intenzione del governo è quella di rendere l’Ecobonus un vero e proprio bonus stabile che possa essere utilizzato dai contribuenti per realizzare interventi di riqualificazione energetica senza dover essere vincolati ad un arco temporale ben preciso e limitato.
Proprio il viceministro dell’economica Enrico Morando ha dichiarato che l’idea del governo è quella di evitare che l’Ecobonus sia semplicemente un bonus ristrutturazione strutturale ma diventi una misura stabile per evitare che tale misura perda la sua efficacia preventiva.
L’idea di un allungamento infatti nasce dall’interesse del governo per incentivare il ricorso congiunto con il Sisma-bonus, l’incentivo previsto per le ristrutturazioni edilizie con misure antisismiche.
Proprio per questo il governo sta studiano una formula che permetta di aumentare lo sconto fiscale se si decide di attuare entrambi gli interventi sulle ristrutturazione edilizie e sul risparmio energetico. Il viceministro Morando ha infatti dichiarato che rendere il bonus stabile permetterebbe di favorire
interventi in contemporanea in campo antisismico e energetico, eventualmente alzando le dimensioni dell’agevolazione.
Difatti, sostiene il viceministro Morando, aumentando la detrazione, il soggetto privato è indotto a fare i due interventi contemporaneamente, e il concorso del capitale privato è più facile e significativo.
Ecobonus: quali sono le intenzioni del governo?
L’idea quindi è quella di una proroga dell’Ecobonus di un paio d’anni che può avere anche l’effetto positivo di spingere il mercato dell’edilizia.
Il governo sta anche studiando una soluzione che possa consentire di ricorrere all’Ecobonus anche da parte di coloro che sono incapienti.
Morando ha infatti confermato che è allo studio
una procedura non fondata sulla detrazione Irpef che consenta anche agli incapienti di partecipare recuperando il vantaggio sul versante degli oneri da riscaldamento.
Ricordiamo che l’Ecobonus al 65% è una detrazione fiscale che spetta a tutti i contribuenti che possiedono un immobile residenziale sottoposto ad interventi per la riqualificazione energetica.
La detrazione fiscale del 65% è prevista solo per quei lavori di ristrutturazione edilizia che rientrano nella normativa che regola l’Ecobonus e al momento non può essere cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per altri interventi simili.
Per approfondire:
Ecobonus: guida ENEA alla detrazione fiscale 65%. Ecco chi può richiederla
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