Ecco quanto spenderemo per i saldi invernali

Francesca Caiazzo

02/01/2018

Confesercenti stima che un italiano su due approfitterà dei saldi spendendo in media 150 euro. Più pessimistiche le aspettative del Codacons che prevede un flop

Ecco quanto spenderemo per i saldi invernali

Da qualche ora è già corsa ai saldi, almeno in Basilicata dove i saldi sono iniziati proprio oggi.

Tra domani e il giorno dell’Epifania potranno approfittare delle vendite di fine stagione anche gli abitanti delle altre regioni italiane.

Secondo Confesercenti un italiano su due approfitterà dei saldi invernali e la spesa si aggirerà intorno ai 150 euro a persona.

Previsioni più pessimistiche quelle del Codacons, secondo cui si assisterà a un vero e proprio flop.

Buona adesione di negozianti e consumatori

Oggi in Basilicata, domani in Valle D’Aosta, da venerdì 5 gennaio nelle altre regioni e il giorno dell’Epifania in Sicilia: è già corsa ai saldi invernali. Archiviati gli acquisti per le feste natalizie, i consumatori si dedicheranno ancora allo shopping alla ricerca di occasioni.

Secondo Confesercenti, i saldi invernali 2018 faranno registrare un’alta adesione sia tra i venditori che tra gli acquirenti. L’associazione dei commercianti ha condotto una indagine in collaborazione con SWG su un campione di 600 negozianti e 1.500 consumatori.

Ne è emerso che le attività commerciali che applicheranno sconti sulla merce saranno circa 280 mila mentre quasi un italiano su due (47%) ha già deciso che farà almeno un acquisto approfittando dei saldi invernali. C’è poi un 41% di consumatori che ha dichiarato di voler valutare le varie occasioni prima di decidere se acquistare o meno.

Ogni consumatore, infine, spenderà in media 150 euro, una spesa che il 28% del campione dei consumatori dichiara di voler destinare soprattutto all’acquisto di calzature. Seguono poi gli acquisti di maglieria (22%), pantaloni (14%), prodotti tessili e moda per la casa (9%) e giubbotti e giacconi (7%).

Quest’anno sconti più alti della media

Dall’indagine condotta da Confesercenti, emerge che quest’anno lo sconto di partenza sui prodotti sarà più alto rispetto agli anni precedenti.

“Il 56% dei negozi partirà con il 30%, mentre il resto praticherà riduzioni iniziali ancora più sostanziose, comprese tra il 40 ed il 50% del prezzo di cartellino”

spiega Confesercenti in una nota.

Una scelta, questa, dovuta all’andamento delle vendite che nel corso del 2017 è stato “fiacco”: solo il 18% degli esercizi commerciali italiani ha registrato un aumento delle vendite mentre il 22% le ha viste diminuire.

“Quest’anno gli sconti di partenza saranno più alti della media, ed i saldi invernali somiglieranno un black friday ‘sotto casa’, solo più accessibile e di maggiore durata”

spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo Confesercenti per il quale i saldi invernali rappresentano

“Un’occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno fiacco. Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese. E senza una ripresa sostenuta, il settore del commercio moda continua a soffrire: nel 2017 sono spariti altri 2.400 negozi, più di 6 al giorno”.

Codacons pessimista sui saldi: saranno un flop

A differenza di Confesercenti, il Codacons non nutre molte aspettative sui saldi invernali 2018, che rischiano di tramutarsi in un flop con una spesa media a famiglia che non supererà i 168 euro, in calo del 4% rispetto all’anno scorso.

“Le famiglie non prevedono di effettuare grandi acquisti durante gli sconti né dedicheranno significativi budget di spesa ai saldi, al punto che solo il 40% degli italiani conta di approfittare delle vendite di fine stagione per fare qualche acquisto nei negozi"

spiega l’associazione dei consumatori.

Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, a influire negativamente sulle vendite di fine stagione anche l’effetto Black Friday

“che, grazie ai suoi 4 giorni di sconti speciali nei negozi, ha portato molti consumatori ad anticipare acquisti che avrebbero magari fatto durante i saldi. Infine a decretare la morte delle vendite di fine stagione troviamo il commercio online il quale, grazie a promozioni valide tutto l’anno, attira un numero sempre crescente di cittadini”.

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