Ecco i motivi del tonfo delle borse asiatiche di oggi

Livio Spadaro

02/11/2015

Seduta pesante per le borse asiatiche. Preoccupazioni per l’indice manifatturiero cinese e il rialzo tassi Fed a Dicembre. Sentiment negativo per l’arresto del manager Xu Xiang.

Ecco i motivi del tonfo delle borse asiatiche di oggi

L’indice manifatturiero cinese spinge a ribasso le borse asiatiche e porta cautela sul mercato europeo. Preoccupa ancora il rallentamento dell’economia cinese, il rialzo dei tassi della Federal Reserve e l’arresto di un manager del fondo cinese Zexi Investement. Sul mercato giapponese preoccupa la lentezza della Bank of Japan (BoJ) nell’espandere ulteriormente la politica monetaria giapponese. Vediamo nel dettaglio le preoccupazioni del mercato asiatico che hanno appesantito l’andamento degli indici di quest’oggi.

Cina: preoccupa l’espansione dell’indice Caixin

L’indice Caixin cinese, che è l’indice che misura l’andamento totale delle attività nel settore manifatturiero (e quindi è indice dell’andamento dell’intera economia), ha segnato un rimbalzo rispetto ai minimi toccati a Settembre. Nel particolare, l’indice ha registrato una variazione positiva passando a 48,3 dal 47,2 di Settembre che era il minimo toccato da 6 anni e mezzo.

Domenica il National Bureau of Statistics (NBS) ha rilasciato il dato ufficiale del settore manifatturiero cinese che al momento è di 49,8. Questo dato è invariato rispetto alle proiezioni precedenti e desta una certa preoccupazione visto che si trova al di sotto della soglia di 50. Difatti, se questo indice si trova al di sopra del valore di 50 vuol dire che il settore è in crescita e viceversa nel caso opposto.

I valori rilevati nelle ultime proiezioni della NBS indicano che il settore è ancora in affanno nonostante le misure di politica monetaria adottate dalla PboC per risollevare l’economia. Tuttavia, molti analisti si aspettano che nei prossimi trimestri le politiche monetarie cinesi daranno una spinta al settore industriale cinese.

Borsa cinese: sentiment negativo per l’arresto del manager Xu Xiang

Inoltre, il sentiment della seduta di oggi è inficiato anche dall’arresto di Xu Xiang manager del Zexi Investment uno dei più grandi gestori del risparmio cinesi. Il manager è stato arrestato perché sospettato di attività illecite nel trading su futures e per insider trading. Sulla scia di questa notizia 2 dei principali stock dell’indice cinese, Ningbo Electronics e Deluxe Family, hanno registrato un tonfo del 10% poiché facenti parte del paniere di investimenti di Zexi Investment.

Inoltre, la polizia cinese stà indagando due fondi cinesi con base all’estero, per irregolarità nel trading su futures dell’indice dove pare abbiano guadagnato circa $315 milioni di dollari.

Altra ragione per il flop della borsa cinese di oggi è la notizia che il Governo cinese ha riportato ai massimi il cambio onshore yuan-dollaro. Tuttavia questa mossa serve per convincere l’FMI ad aggiungere la moneta cinese nel basket delle valute da riserva. Questa decisione potrebbe arrivare nella riunione di fine Novembre dell’ FMI.

Mercato asiatico preoccupato dal rialzo dei tassi Fed a Dicembre

Sull’uscita del dato manifatturiero cinese, si è registrata una caduta dei futures sul petrolio alimentata dalla preoccupazione di un indebolimento della domanda cinese sul greggio, poiché la Cina è il primo importatore al mondo di petrolio. Il ribasso del greggio spinge a sua volta a ribasso i titoli del settore che appesantiscono notevolmente l’andamento degli indici.

I dati manifatturieri cinesi preoccupano i mercati anche nell’ottica del rialzo dei tassi della Federal Reserve. Molti analisti, dopo l’uscita del report del FOMC, temono che la Fed abbia già deciso che se i target dell’economia interna verranno raggiunti il rialzo dei tassi a Dicembre sarà inevitabile. Questo fatto mette in ulteriore allerta i mercati asiatici che temono un ulteriore contraccolpo per l’economia cinese.

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