Draghi-Mattarella: quanto vale per i mercati? Italia in focus

Violetta Silvestri

31 Gennaio 2022 - 12:05

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Il tandem Draghi-Mattarella piace ai mercati, come ampiamente previsto. Cosa significa davvero per l’Italia economica la conferma delle personalità, una tecnica e una politica, ai massimi vertici?

Draghi-Mattarella: quanto vale per i mercati? Italia in focus

Italia osservata speciale dopo la conferma di Mattarella al Quirinale: i mercati finanziari allentano la tensione, rassicurati dal tandem Draghi-Presidente della Repubblica.

Nuvole nere lontane sul futuro economico dell’Italia? Mentre il dato flash sul PIL del quarto trimestre 2021 ha appena aggiornato un +6,4% annuale, in realtà il Belpaese resta sotto i riflettori.

Archiviata la complessa elezione del capo dello Stato, infatti, la politica nazionale non è rimasta proprio indenne da scosse e il Governo Draghi potrebbe ancora tremare.

Quanto vale, davvero, il duo Mattarella-presidente del Consiglio per mercati e stime economiche italiane?

Effetto Draghi-Mattarella sui mercati

Come previsto, l’impatto dell’elezione di Mattarella c’è stato e ha segnato una mattinata positiva per l’Italia: il Ftse Mib guadagna, lo spread scende e il titolo decennale di Stato rende l’1,33% mentre si scrive, in calo dall’1,43% di qualche giorno fa.

Come riportato da Milano Finanza, Equita si è espressa positivamente sul risultato, prevedendo una Piazza Affari in crescita e buone prospettive per il PNRR. Inoltre, da non sottovalutare secondo la società anche i dossier aperti come quello Telecom, che poteva rischiare lo stop con una crisi politica.

Stando alle indicazioni di Equita, quindi, con il tandem Mattarella-Draghi sono da seguire a Piazza Affari titoli quali Mediobanca, Unicredit, Intesa, Credem, Fineco, Mediolanum.

Gli esperti di BofA hanno sottolineato che la capitalizzazione di mercato aggregata dei titoli finanziari italiani analizzata ha avuto una spinta del 44% annuale, raggiungendo il valore di 142 miliardi di euro attuali dai 99 miliardi nel giorno di insediamento di Draghi.

Da tenere d’occhio sono Banca Mediolanum, Azimut, Banco Bpm, Poste, UNicredit, Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca.

Gli analisti di UniCredit osservano l’elezione di Mattarella sotto il punto di vista del Btp che, secondo loro, avrà un rally, con uno spread sul Bund decennale stimato in area 120 punti base.

Infine c’è l’opinione più articolata di Barclays. L’elezione del Quirinale ha in realtà incrinato i rapporti dei partiti e questo significa che potrebbero esserci scosse più a lungo termine, in vista del voto politico del 2023.

“Draghi potrebbe scomparire dalla scena politica italiana a partire dal 2023, il che, a nostro avviso, rappresenta una grave battuta d’arresto per l’Italia”, hanno sottolineato gli analisti.

Quale impatto economico sull’Italia con Draghi-Mattarella?

Stabilità, competenza, responsabilità, esperienza: queste le rassicurazioni offerte all’Italia dal tandem Draghi-Mattarella. Secondo la stampa estera, soprattutto, si è scongiurato uno stallo che il nostro Paese è abituata a vivere in ambito politico.

Sul piano economico e delle prossime sfide sulla crescita, cosa aspettarsi dall’Italia?

Le elezioni presidenziali sono arrivate in un momento delicato, con Roma nelle prime fasi di un ambizioso piano di riforme per rilanciare la sua economia nel lungo periodo.

Nei prossimi sei mesi, l’Italia dovrà affrontare questioni complesse e cruciali, tra cui una revisione della sua politica in materia di appalti pubblici e della normativa sulla concorrenza, per ricevere la prossima tranche di fondi dell’UE.

Non solo, questo risultato consentirà a Draghi di partecipare a conversazioni critiche a livello europeo sulle riforme dell’UE, comprese le modifiche al patto di crescita e stabilità del mercato unico, che stabilisce le regole di bilancio per l’Eurozona. E che per l’Italia sono di vitale importanza visto il suo livello di debito.

Tuttavia, il quadro emerso non è così privo di insidie. E la crescita economica del Paese potrebbe risentirne, anche se non nell’immediato.

Senza dubbio nei suoi 11 mesi da presidente del Consiglio, l’ex governatore della BCE ha ribaltato l’immagine di un’Italia in inevitabile declino. La crescita stimata del PIL lo scorso anno è stata del 6,4%; al contrario, quello della Germania è solo del 2,7%.

Sebbene ci siano diverse ragioni per la disparità (che sarebbe sciocco non considerare, come il rimbalzo italiano da un tonfo enorme in piena pandemia) è un segno che l’economia italiana sta iniziando a sovraperformare. O, comunque, a trovare fiducia.

Ma Draghi è un tecnico prestato alla politica e difficilmente potrà avere un ruolo governativo nelle prossime elezioni.

Le presidenziali hanno messo a nudo le tensioni all’interno del Governo di unità nazionale tra i blocchi di destra e di sinistra e ha anche rivelato profonde crepe all’interno dei partiti, poiché i leader, incluso Salvini, hanno lottato per tenere unite le loro fazioni.

“La strada da percorrere sarà in salita, non in discesa. Non ho mai creduto che solo perché sei Draghi puoi fare quello che vuoi. È nelle mani dei partiti politici. Hanno potere politico e sono essi stessi divisi: la destra contro la sinistra, le fazioni contro le fazioni. Tutto questo creerà il caos”, ha affermato Daniele Albertazzi, professore di politica all’Università del Surrey nel Regno Unito.

Gli analisti affermano che la mano di Draghi si indebolirà quando le elezioni generali, ora previste per il 2023, si avvicineranno e i partiti entreranno in modalità campagna a tempo pieno, rendendo i prossimi mesi critici.

“Le prospettive saranno difficili a partire dall’estate. Man mano che ci avviciniamo alle elezioni, la coalizione sarà molto più ingombrante e difficile da gestire. . . La finestra per fare le cose è molto stretta”, ha affermato Mujtaba Rahman, amministratore delegato per l’Europa di Eurasia Group.

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