Dinanzi al Comitato per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo Mario Draghi appare sereno nell’esporre la linea seguita dalla BCE nel corso di questi ultimi mesi Il discorso indroduttivo del Presidente si articola in tre punti chiave:
- gli sviluppi economici e monetari all’interno dell’area euro nel corso degli ultimi tre mesi
- gli sviluppi riguardanti le recenti decisioni di politica monetaria
- gli obiettivi della BCE all’interno del nuovo disegno istituzionale dell’UME
Andamento congiunturale
I segnali per le economie dell’area euro sono positivi. Dopo quasi un anno e mezzo di crescita negativa del Pil dell’area euro, nel secondo trimestre del 2013 il prodotto della regione è cresciuto dello 0.3%. Le prospettive vanno nella direzione di una crescita della domanda interna, supportata da bassi tassi di interesse. La nota dolente è l’andamento della disoccupazione, che non accenna a diminuire. Il tasso di inflazione è sceso all’1.3% in Agosto dall’1.6 di Luglio. Nel breve periodo non ci si attendono pressioni al rialzo dato il basso livello di domanda interna. Nel medio-lungo periodo le aspettative sono in linea con le aspettative di stabilità dei prezzi.
Le decisioni di politica monetaria
La BCE ha soddisfatto le richieste di liquidità provenienti dalle banche tramite un ulteriore alleggerimento della qualità de collaterale richiesto, in linea con le misure non standard adottate a partire dal 2008. Laddove necessario, il collaterale accettato in garanzia da parte della BCE è stato rivisto in maniera da assicurare un’adequata copertura per il rischio per il bilancio della BCE.
Le OMT (Outright Monetary Transactions, gli acquisti di titoli pubblici da parte della BCE sul mercato secondario) annunciate un anno fa hanno prevenuto potenziali scenari distruttivi per la stabilità dei prezzi e per le economie dell’area. Nel frattempo il deflusso di depositi dai paesi periferici della zona euro si è attenuato e il mercato interbancario ha fatto registrare segnali di ripresa. Inoltre, l’accesso al mercato per le banche è stato migliorato.
Gli obiettivi della BCE
Allo stato attuale la BCE si sta muovendo verso la creazione di un meccanismo di supervisione unico per le banche dell’area euro (SSM). La priorità per l’ultimo trimestre del 2013 è quella di implementare questo meccanismo tramite un’unica autorità di risoluzione ed un fondo singolo di risoluzione, così come proposto dalla Commissione Europea.
La strada verso una completa unione bancaria è aperta.
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