Dimissioni e risoluzione del rapporto di lavoro: presentazione, moduli e revoca secondo le nuove regole del Jobs Act

Simone Casavecchia

07/09/2015

07/09/2015 - 10:39

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Nel Decreto Semplificazioni recentemente approvato dal CdM, nell’ambito del Jobs Act, rientrano anche le nuove regole relative alle dimissioni in bianco e alla risoluzione del rapporto di lavoro: ecco cosa cambia su presentazione, moduli e revoca.

Dimissioni e risoluzione del rapporto di lavoro: presentazione, moduli e revoca secondo le nuove regole del Jobs Act

Nel Consiglio dei Ministri dello scorso 4 Settembre, l’Esecutivo ha approvato in via definitiva gli ultimi quattro decreti legislativi del Jobs Act tra i quali è compreso anche il cosiddetto Decreto Semplificazioni che introduce rilevanti novità sulla disciplina delle dimissioni e della risoluzione del rapporto di lavoro.

Oltre alle nuove misure su controlli a distanza, Naspi e cassa integrazione, vengono quindi approvate nuove regole per la presentazione delle dimissioni e per la risoluzione del rapporto di lavoro che sono state emanate soprattutto al fine di intervenire contro la pratica illecita delle dimissioni in bianco in base alla quale, soprattutto alle lavoratrici, al momento dell’assunzione vengono fatte firmare anche le dimissioni (appunto in bianco, ossia senza data certa che viene determinata, poi, a piacimento del datore del lavoro, in genere nel momento in cui la lavoratrice lo informa riguardo alla propria gravidanza).

Dimissioni e risoluzione del rapporto di lavoro: cosa cambia nella procedura
La prima, e più importante novità, relativa sia alla presentazione delle dimissioni che alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, riguarda la procedura. Entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo sulle Semplificazioni nei rapporti di lavoro, infatti, le dimissioni e la risoluzione del rapporto di lavoro potranno avvenire solo con modalità telematiche.
Per presentare le dimissioni o per risolvere consensualmente il rapporto di lavoro dovranno essere utilizzati solo dei moduli telematici che potranno essere ottenuti sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e che consentiranno di attribuire una data certa alla risoluzione del rapporto di lavoro stessa.

Modulistica per le dimissioni e eventuale revoca
Il lavoratore che intende presentare le dimissioni o che decide di risolvere il rapporto di lavoro consualmente con il datore di lavoro, dovrà, in ogni caso, utilizzare, pena l’inefficacia, degli appositi moduli che verranno resi disponibili dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Tali moduli saranno trasmessi, una volta compilati, al datore di lavoro e alla Direzione Territoriale del Lavoro.
Entro 7 giorni dalla data di trasmissione del modulo, il datore di lavoro avrà comunque la possibilità di revocare le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, sempre con modalità telematiche.
Il ministero del Lavoro e delle Politche sociali, emanerà un apposito decreto ministeriale (entro 90 giorni dal momento dell’entrata in vigore del Decreto) in cui verranno chiariti:

  • i dati di identificazione del rapporto di lavoro da cui si intende recedere o che si intende risolvere;
  • i dati di identificazione del datore di lavoro e del lavoratore;
  • le modalità di trasmissione e gli standard tecnici che permetteranno di definire la data certa di trasmissione;

Il lavoratore potrà comunque avvalersi dell’aiuto dei patronati, delle organizzazioni sindacali, degli enti bilaterali e delle commissioni di certificazione, per trasmettere i moduli telematici.

Sanzioni
Il datore di lavoro che decide di alterare indebitamente i moduli per per le dimissioni viene punito con una sanzione amministrativa da 5000 a 30000 euro.

Casi di esclusione
Le nuove modalità per effettuare le dimissioni non devono essere ritenute valide nei seguenti casi:

  • lavoro domestico;
  • dimissioni e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro stipulate nelle cosiddette sedi protette o nelle Commissioni di certificazione;

Devono essere invece convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali le richieste di dimissioni e le risoluzioni consensuali di un rapporto di lavoro:

  • presentate da una lavoratrice durante il periodo di gravidanza;
  • presentate da una lavoratrice durante i primi tre anni di vita del bambino;

Ciò al fine di garantire una maggiore tutela a quei lavoratori che, per specifiche circostanze, risultano più deboli nei casi di dimissioni, dal momento che il datore di lavoro può fare pressione su di essi per ottenere le dimissioni stesse.

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