Forte dell’ottimo risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle alle elezioni, Luigi Di Maio si è detto pronto a prendersi la responsabilità di guidare il paese.
Anche Luigi Di Maio reclama la poltrona di Palazzo Chigi. Pochi minuti dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini, che ha parlato di una vittoria del Centrodestra che ora deve governare, anche il leader pentastellato reclama la stessa pretesa.
Secondo Di Maio infatti le coalizioni non avrebbero i numeri per governare, così di conseguenza toccherebbe al Movimento 5 Stelle provare a formare un esecutivo in quanto primo partito del paese alle elezioni.
La Terza Repubblica di Di Maio
Aspettando di conoscere i risultati definitivi di questo voto e di conseguenza il peso parlamentare di ogni forza politica, sono due i leader politici che puntano a diventare il prossimo premier dopo queste elezioni.
Matteo Salvini visto che il Centrodestra è finito davanti a tutti reclama il diritto di poter provare a formare una maggioranza di governo, escludendo però che si possano allargare le maglie dell’esecutivo anche a forze esterne alla coalizione.
Di parere diametralmente opposto è invece Luigi Di Maio, che in una gremita sala stampa ha analizzato il risultato di queste elezioni parlando chiaramente di un Movimento 5 Stelle pronto a guidare il paese.
Ci prendiamo la responsabilità di guidare il paese, perché le coalizioni non hanno i numeri per governare. Ora vogliamo realizzare il nostro programma e possiamo portare a compimento cose che aspettiamo da 30 anni. Siamo disposti all’apertura verso ogni forza politica soprattutto sul programma dei lavori. Oggi per noi inizia la Terza Repubblica.
La linea di Di Maio quindi non muta di una virgola: nessuno ha i numeri per formare una maggioranza quindi tocca al Movimento, in quanto primo partito, provare a sondare il terreno per dare il via a un nuovo governo.
I 5 Stelle quindi ribadiscono la disponibilità a dialogare con tutte le forze politiche che andranno a comporre il Parlamento, a partire dall’elezione dei Presidenti di Camera e Senato, ma alla base ci dovrà sempre essere il programma elettorale del Movimento.
Prima di capire cosa deciderà di fare il Presidente Sergio Mattarella, si dovrà vedere l’effettiva composizione parlamentare. Numeri alla mano, paradossalmente l’unica maggioranza possibile è quella della Lega con i grillini, ipotesi questa però al momento smentita da tutti.
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