Di Battista: “Non mi candido alle europee”. Sarà lui il prossimo capo politico M5S?

Alessandro Cipolla

16 Gennaio 2019 - 09:25

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“Una sciocchezza” per Alessandro Di Battista la sua candidatura alle elezioni europee: il suo secondo mandato sarà come capo politico dei 5 Stelle?

Di Battista: “Non mi candido alle europee”. Sarà lui il prossimo capo politico M5S?

Alessandro Di Battista non si candiderà alle elezioni europee. A dichiararlo è lo stesso ex deputato del Movimento 5 Stelle che, intervistato dall’Huffington Post, ha definito “una sciocchezza” questa ipotesi.

Naturalmente Di Battista molto si spenderà in questa campagna elettorale, “a gratis” come ha sottolineato Di Maio, ma per lui il futuro potrebbe essere già scritto: visto che ha ancora un mandato a disposizione, potrebbe essere lui a guidare i 5 Stelle alle prossime elezioni politiche.

Niente europee per Di Battista

La presa di posizione questa volta appare essere netta e molto chiara. “La mia candidatura alle elezioni europee è una sciocchezza”, con Alessandro Di Battista che ha liquidato così le voci su una sua possibile candidatura.

Questo però non vuol dire che non si andrà a esporre nella campagna elettorale, anzi. L’idea di fondo è che l’ex deputato possa essere il frontman nelle piazze del Movimento 5 Stelle così come avvenuto, con successo, alle scorse elezioni politiche.

Inutile nascondere che i pentastellati puntano molto sulle europee per due motivi. In primis c’è che il voto di fine maggio sarà il primo banco di prova elettorale di questo Movimento di governo.

Reggere l’urto senza crollare darebbe ulteriore spinta al “governo del cambiamento”. I sondaggi al momento non sembrerebbero sorridere ai 5 Stelle, ma con il via libera al Reddito di Cittadinanza i grillini contano di recuperare terreno.

Se la Lega dovesse prendere il largo staccando in maniera sensibile i 5 Stelle, ecco che potrebbero cambiare i rapporti di forza all’interno del governo oltre al fatto che Matteo Salvini, ingolosito dalla eventualità di poter andare lui a Palazzo Chigi, potrebbe decidere di staccare la spina all’esecutivo gialloverde.

Il secondo motivo è che i pentastellati puntano a essere protagonisti anche in Europa. Abbandonato l’EFDD in quanto troppo spostato a destra, il Movimento 5 Stelle sta cercando di trovare alleati per formare un nuovo gruppo a Strasburgo.

Eleggendo un buon numero di deputati potrebbero essere così i capofila di questo nuovo schieramento, che si preannuncia essere euroscettico ma non troppo sbilanciato né a destra né a sinistra.

Prossimo capo politico?

La mancata candidatura di Alessandro Di Battista alle prossime elezioni europee, così come avvenuto alle ultime politiche, con ogni probabilità è dettata dalla regola interna dei due mandati.

Nonostante che siano stati già infranti diversi tabù modificando lo Statuto, vedi possibilità di stringere alleanze post-voto, al momento è stata sempre negata con veemenza la possibilità di un passo indietro anche sul massimo di due mandati che un eletto del Movimento 5 Stelle può esercitare.

A Strasburgo e Bruxelles si sta bene, ma è a Roma dove si gioca la partita più importante per i pentastellati. Attualmente tutti i big del Movimento sono al loro secondo mandato quindi, in teoria, non più candidabili.

Non giocandosi il secondo mandato in queste europee, Di Battista quindi sarebbe libero di raccogliere le redini di Di Maio quando l’Italia tornerà al voto. Tra i due ci potrebbe essere una sorta di ticket, con l’attuale vicepremier ad appoggiare l’amico come battitore libero nelle piazze e nei talk televisivi.

La situazione politica comunque è così instabile che al momento non si possono fare pronostici. Quello che è sicuro è che Alessandro Di Battista continuerà a fare campagna elettorale per i 5 Stelle, se poi è destinato a prendere il posto di Luigi Di Maio al timone del Movimento questo è da vedere.

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