Detrazioni interessi mutuo acquisto prima casa dichiarazione dei redditi 2016: istruzioni e importi

Francesco Oliva

3 Giugno 2016 - 18:15

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Le detrazioni fiscali sugli interessi passivi mutuo prima casa possono essere utilizzate nella dichiarazione dei redditi 2016 per un ammontare massimo pari a 4.000 euro. Ecco tutte le istruzioni.

Detrazioni interessi mutuo acquisto prima casa dichiarazione dei redditi 2016: istruzioni e importi

Le detrazioni fiscali IRPEF 2016 sugli interessi passivi su mutuo per acquisto prima casa sono un’importante agevolazione fiscale prevista dal legislatore in favore dei contribuenti che stanno acquistando l’abitazione principale.
La detrazione fiscale IRPEF 2016 sugli interessi passivi su mutui prima casa viene riconosciuta nella misura del 19% ove ricorrano però alcune condizioni tassativamente previste dalla Legge.
Tali agevolazioni fiscali possono essere utilmente confrontate rispetto a quelle introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 in caso di acquisto prima casa tramite leasing abitativo.

Ecco una guida sintetica e pratica sulle detrazioni fiscali IRPEF 2016 sugli interessi passivi per mutui acquisto prima casa di cui è possibile fruire in dichiarazione dei redditi.

Detrazioni fiscali IRPEF 2016 interessi passivi su mutui prima casa: misura e condizioni per l’agevolazione

Gli interessi pagati sui mutui relativi all’acquisto di prima casa danno diritto alla detrazione fiscale IRPEF nella misura del 19%, così come previsto dall’articolo 15, comma 1, lettera b del TUIR.
Le detrazioni fiscali sugli interessi passivi relativi ai mutui prima casa sono ammessi nella misura massima di 4.000 euro per anno.
In caso di mutuo cointestato tra i due coniugi (senza che uno sia a carico dell’altro) il limite va applicato su entrambi, per un importo massimo di 2.000 euro a coniuge.

Al fine di ottenere le detrazioni fiscali sugli interessi passivi per mutui prima casa è necessario che sussistano le seguenti condizioni:

  • il beneficiario della detrazione fiscale deve essere la stessa persona alla quale è intestato il mutuo (a questo proposito l’Agenzia delle Entrate ha chiarito con la circolare numero 7/E/2001 che le detrazioni fiscali IRPEF 2016 spettano anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale di un familiare);
  • per i mutui contratti dal 1° gennaio 2001 è necessario che l’immobile sia stato adibito ad abitazione principale entro 12 mesi dalla data di acquisto e l’operazione di acquisto deve essere stata realizzata nei 12 mesi antecedenti o successivi alla data di stipula del mutuo;
  • per i mutui contratti dal 1° gennaio 1993 al 31 dicembre 2000 è necessario che l’immobile sia stato adibito ad abitazione principale entro 6 mesi dalla data di acquisto e l’operazione di acquisto deve essere stata realizzata nei 6 mesi antecedenti o successivi alla data di stipula del mutuo;
  • per i mutui contratti nel periodo d’imposta 1993 è necessario che l’immobile sia stato adibito ad abitazione principale entro l’8 dicembre 1993 senza successive variazioni dell’abitazione principale per ragioni diverse da quelle lavorative.

Detrazioni fiscali IRPEF 2016 interessi passivi su mutui prima casa: come compilare il modello 730/2016 o il modello UNICO 2016

Le spese sostenute dalle famiglie per gli interessi passivi su mutui prima casa danno diritto alle detrazioni fiscali IRPEF 19% ove ricorrano le condizioni sopra previste.

In dichiarazione dei redditi, gli interessi passivi su mutui prima casa per l’ottenimento delle detrazioni fiscali IRPEF 19% trovano collocazione:

  • nel rigo E7 del modello 730/2016;
  • nel rigo RP7 del modello UNICO 2016.

Oltre agli interessi passivi è possibile portare in detrazione anche gli oneri accessori.
Cosa si intende per oneri accessori sull’acquisto della prima casa tramite mutuo?

Ecco un elenco esemplificativo:

  • importo delle maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in altra valuta;
  • commissione spettante agli istituti di credito per la loro attività di intermediazione, gli oneri fiscali (imposte di registro, ipotecarie e catastali compresa l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato);
  • la c.d. “provvigione” per scarto rateizzato;
  • spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica;
  • spese sostenute per eventuali autorizzazioni del Giudice tutelare;
  • spese sostenute in caso di acquisto dell’immobile effettuato nell’ambito di una procedura esecutiva concorsuale o individuale.

Ricapitoliamo: nella dichiarazione dei redditi possono essere riportati, ai fini delle detrazioni fiscali 2016 IRPEF 19%, sia gli interessi passivi sui mutui prima casa che gli oneri accessori.
Per oneri accessori si intendono, in particolare, tutte quelle spese che sono necessarie alla stipula del contratto di mutuo.

Detrazioni fiscali IRPEF 2016 interessi passivi su mutui prima casa: i documenti da conservare

Al fine di usufruire delle detrazioni fiscali 2016 IRPEF 19% sugli interessi passivi e gli oneri accessori per acquisto prima casa tramite mutuo, è necessario che vengano conservati i seguenti documenti:

  • la certificazione della banca attestante il pagamento degli interessi versati nel periodo d’imposta considerato e la quota di capitale residua;
  • atto di acquisto dell’immobile;
  • contratto di mutuo;
  • fattura del notaio e altra documentazione fiscale attestante il sostenimento degli oneri accessori.

Detrazioni fiscali IRPEF 2016 su acquisto prima casa: meglio il mutuo o il leasing?

Le famiglie che decidono di acquistare la prima casa nel 2016 possono fruire di diverse agevolazioni fiscali a seconda che l’immobile venga acquistato attraverso un mutuo ovvero attraverso il nuovo leasing abitativo disciplinato dalla Legge di Stabilità 2016.
Per un appronfondimento su quest’ultimo, utile ai fini di un raffronto di convenienza fiscale mutuo-leasing abitativo, si consiglia la lettura del seguente articolo:

Acquisto prima casa in leasing 2016: guida alle detrazioni fiscali

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