Cosa prevede il nuovo regolamento sui Green bond europei

Valentina Menassi

12 Ottobre 2023 - 14:01

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Nuove regole per gli European Green Bond, marchio Eugb agli strumenti obbligazionari che risultano in linea con il progetto di sostenibilità dell’Unione Europea.

Cosa prevede il nuovo regolamento sui Green bond europei

Durante la seduta plenaria del 2 ottobre a Strasburgo, il Parlamento Europeo ha adottato in via definitiva la nuova normativa per l’uso volontario del marchio “green bond. Si tratta di un regolamento dedicato agli investimenti sostenibili.

L’obiettivo è quello di dare maggiore fiducia a chi scommette sul mercato obbligazionario, nello specifico in materia di green bond. In termini numerici sono stati 418 i voti favorevoli, 79 quelli contrari e 72 gli astenuti. Le obbligazioni vengono commercializzate sottolineando la caratteristica dell’attenzione all’ambiente.

I green bond europei

In merito alla questione i bond europei hanno una denominazione specifica che si traduce come “obbligazione verde europea”, dall’ inglese “European Green Bond” o Eugb. Ci troviamo nell’ambito della strategia di contrasto al greenwashing, il cosiddetto ambientalismo di facciata.

Ci si focalizza sul fornire agli investitori la possibilità di scegliere consapevolmente dove indirizzare i risparmi. I criteri di questo strumento sono in linea con la tassonomia europea. Dopo l’adozione formale da parte del Consiglio, il regolamento entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.

Commentando la misura l’europarlamentare e relatore della proposta Paul Tang, ha detto:

“Le imprese vogliono realizzare la transizione verde. E le obbligazioni verdi europee offrono loro lo strumento migliore per aiutarli a finanziare questa transizione. Forniscono uno strumento trasparente e affidabile per guidare la strategia di transizione di un’impresa. Il voto odierno segna il punto di partenza per le imprese affinché possano iniziare ad emettere green bond in modo affidabile. Gli investitori desiderano investire nelle obbligazioni verdi europee e da oggi le imprese possono iniziare a svilupparle. In questo modo i green bond possono stimolare la transizione dell’Europa verso un’economia sostenibile”.

Gli obblighi della normativa

Prendendo in esame la nuova normativa si nota come questa imponga determinati obblighi. Innanzitutto la trasparenza, infatti le imprese che adottano il marchio Eugb devono comunicare le modalità di impiego dei guadagni del titolo. Inoltre, è necessario che venga definita una strategia specifica per la transizione verde della singola impresa e che venga dimostrato come gli investimenti possono contribuire alla realizzazione di specifici progetti. In termini numerici chi emetterà un’obbligazione green deve garantire che almeno l’85% dei fondi ricavati vengano destinati a specifiche attività economiche che rispettino i criteri della tassonomia Eu, mentre il 15% mancante verrà assegnato ad altre attività economiche. In ogni caso devono sempre essere rispettati i requisiti riguardanti le informazioni in merito alla destinazione dell’investimento. Ci saranno alcuni revisori esterni indipendenti che si occuperanno di valutare che la normativa venga rispettata.

Il trend del mercato delle obbligazioni verdi

Il mercato delle obbligazioni verdi è in crescita da diversi anni. Infatti nel 2021, l’emissione annuale di green bond ha superato i 500 miliardi di dollari per la prima volta, totalizzando un incremento del 75% rispetto all’anno precedente. Si calcola che tra il 2015 e il 2020 il mercato delle obbligazioni verdi sia cresciuto mediamente del 50%. In questo scenario l’Europa ha svolto un ruolo fondamentale poiché rappresenta il 51% del volume complessivo delle emissioni obbligazionarie. In merito al tema la Banca Centrale Europea ha espresso il suo impegno verso la decarbonizzazione e il rispetto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi il quale ha come focus il mantenimento del riscaldamento globale sotto i 2 gradi Celsius per tutto il ventunesimo secolo.

Il ruolo della BEI

Anche la BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, ha confermato il proprio interesse per i green bond. Infatti un portavoce dell’istituto di credito ha confermato che sono in fase di valutazione una serie di ulteriori occasioni di investimento nei mercati principali dei green bond in tutta l’Unione Europea. Si tratta di un importante rafforzamento nel settore. La BEI considera i bond come un’alternativa ai tradizionali prestiti per finanziare i progetti legati all’ambiente.

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