Corsa all’oro, crisi bancarie e immobiliari, MPS e Brexit: è un nuovo 2008?

Livio Spadaro

6 Luglio 2016 - 17:58

Borse ancora ko: preoccupano le banche italiane ed europee, Deutsche e Credit Suisse in particolare. Brutte notizie anche dagli USA: problema NPL anche per gli States?

Corsa all’oro, crisi bancarie e immobiliari, MPS e Brexit: è un nuovo 2008?

Non si placano le vendite sulle Borse internazionali ed in particolare quelle europee. Dopo lo shock Brexit, fa paura la tenuta del sistema bancario italiano che continua ad essere oggetto di pesante sell-off. Il rischio sistemico italiano sta contagiando i titoli delle altre banche europee, in particolare Deutsche Bank e Credit Suisse, indicate la settimana scorsa come i maggiori fattori di rischio per la tenuta dell’intero sistema finanziario.

Montepaschi, ad oggi il problema principale in Italia, oggi riesce a mantenersi in territorio positivo dopo l’intervento della Consob che ha vietato le vendite allo scoperto anche se si avvia a chiudere la sessione odierna sui minimi intraday. Nuovi minimi assoluti per Unicredit, Bper, Credito Valtellinese e Banco Popolare insieme appunto alla tedesca Deutsche Bank.

Schauble, ministro delle finanze teutonico, continua a mostrare una certa intransigenza verso l’Italia dichiarando che il Bel Paese è pronto a risanare il sistema senza divergere dalle normative europee vigenti. Inoltre, preoccupa il possibile collasso del settore immobiliare a Londra, in bolla ormai da molto tempo, che sta iniziando a dare i primi segni di cedimento. Negli USA invece, si è registrato a giugno un aumento inaspettato dei “delinquency loans”, in stile “Grande Scommessa”.

Borse ko con timori su banche italiane e crisi immobiliare in Uk

Si è abbattuta una nuova ondata di vendite sulle Borse del Vecchio Continente con l’esplosione in corso di diversi nodi in vari Paesi europei. Preoccupa in particolare la situazione italiana, visto il problema Montepaschi che rappresenta un fattore di rischio sistemico non indifferente.

La banca senese, oberata dall’ammontare eccessivo di NPL, deve al più presto cercare una soluzione che vada incontro alle richieste pervenute due giorni fa dalla BCE.

Crisi banche: Schauble poco disponibile ad aperture

Si sta cercando in queste ore di trovare un accordo tra il governo italiano e l’UE per cercare di garantire un salvataggio statale, cosa che per il momento non sembra incontrare i favori del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble.

Il politico teutonico ha reso noto di essersi messo in contatto con l’omologo italiano Pier Carlo Padoan, e ha spiegato che l’Italia non vuole salvare MPS attraverso una deroga delle normative europee.

Non è un una dichiarazione positiva considerando che le normative europee attuali prevedono il famigerato bail-in. MPS ha bisogno di una ricapitalizzazione di almeno €3 miliardi e visto il contesto di mercato urge l’intervento pesante di una componente esterna (ad esempio un Atlante 2?).

Effetto MPS: nuovi minimi assoluti per Ucg, Bper, Bpop e Creval

L’effetto Montepaschi si sta abbattendo comunque su tutto il comparto, con Unicredit che oggi ha toccato nuovi minimi assoluti, così come BPER, Banco Popolare e Credito Valtellinese. Resistono alle vendite solo Intesa SanPaolo e appunto MPS visto il divieto di vendite allo scoperto della Consob.

Banche Europa: minimi di sempre per Deutsche Bank, giù Credit Suisse

In Europa invece, nuovi minimi assoluti per Deutsche Bank mentre Credit Suisse è tornata sotto i 10 franchi per puntare dritto ai minimi di sempre del 1991. Le due banche sono state indicate pochi giorni fa dal FMI come i fattori di rischio maggiori per la tenuta del sistema finanziario internazionale.

Deutsche Bank dal canto suo sta cercando di vendere un portafoglio di crediti del settore navale da €1 miliardo mentre il responsabile del trading valutario ha annunciato le dimissioni (anche se aveva annunciato l’intenzione già ad aprile).

Regno Unito: sta per esplodere la bolla dell’immobiliare?

A Londra invece, la Brexit potrebbe aver innescato il crollo della bolla sul sistema immobiliare. Ieri, i due fondi di settore di Aviva e Standard Life sono stati congelati per eccessive richieste di rientro mentre oggi Henderson ha sospeso un fondo immobiliare su Uk da $5 miliardi per lo stesso motivo.

USA: delinquency loans ai massimi di sempre nel mese di giugno

Intanto, negli USA nel mese di giugno di è registrato l’aumento più elevato di “delinquency loans”, cioè quei prestiti che arrivati a scadenza non sono stati restituiti (ossia le sofferenze) a cui le piccole banche americane sono molto esposte (dopo aver già avuto problemi con il debito delle compagnie di shale oil).

Borse: è corsa a beni rifugio

In tutto questo, i rendimenti dei Treasury, bund, titoli di Stato giapponesi continuano a registrare rendimenti sempre minori. L’oro si avvia verso quota $1400 mentre il petrolio perde terreno visti i fondamentali deboli.

Inoltre, due giorni fa il titolo di Stato svizzero a 50 anni ha toccato rendimenti negativi: è la prima volta nella Storia della finanza che accade una cosa simile. Sembra proprio che sia arrivato il momento di allacciare le cinture.

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