Coronavirus e Fintech: l’impatto dell’epidemia sulla tecnofinanza

Giulia Adonopoulos

09/03/2020

03/09/2020 - 17:50

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Come l’epidemia di COVID-19 influenza l’industria tecnologica e dei servizi finanziari.

Coronavirus e Fintech: l’impatto dell’epidemia sulla tecnofinanza

L’emergenza coronavirus è una minaccia economica anche per il settore del fintech. Ad affermarlo è il direttore generale di FintechNZ James Brown. Le società avvertono gli investitori che le vendite sono in calo a causa dell’epidemia, molte conferenze ed eventi di settore sono stati cancellati o rimandati, e le persone sono invitate a non viaggiare. “Ho parlato con molte aziende tecnologiche e fintech neozelandesi e le persone sono giustamente caute”.

L’esigenza, spiega, è quella di supportare le piccole realtà fintech del Paese per aiutarle in questo periodo di grande difficoltà in quanto non possono contare su grandi riserve di capitale come i giganti del settore che possono tagliare i costi e andare avanti lo stesso.

Dall’altra parte l’esperto fa presente che le caratteristiche del fintech, come l’assenza di confini e di fisicità, possono aiutare a rilanciare l’economia in questi tempi bui. Il lato positivo, dice Brown, è che probabilmente la crisi porterà le aziende a fornire servizi e prodotti sempre più innovativi e sicuri, pensati per agevolare gli utenti che, costretti a limitare i propri spostamenti, devono fare tutto da computer e dispositivi mobile. “Il colpo sull’economia e sul settore dei servizi finanziari ci sarà - spiega - ma le piattaforme più innovative possono offrire nuovi modi di concepire e utilizzare le proprie finanze mentre il virus continua a diffondersi e a ridurre le interazioni umane”.

L’impatto del Covid-19 sul Fintech

I mercati finanziari e interi settori produttivi temono gli effetti dell’emergenza coronavirus: al momento l’impatto del virus è la cosa più vicina a una crisi economica globale. Giganti del settore come Visa e Mastercard hanno già avvertito che le loro vendite saranno in calo in questo trimestre, con il crollo di viaggi e spostamenti che penalizzerà le banche e le società che fanno soldi anche con le commissioni transfrontaliere.

Secondo un report della società londinese di data analysis Kantar, più della metà della popolazione in Asia è preoccupata per la propria sicurezza finanziaria, oltre un terzo degli asiatici teme che l’epidemia di Covid-19 possa spingere le economie sull’orlo della recessione, mentre i coreani sono più preoccupati per la loro salute finanziaria e le perdite di posti di lavoro.

La Cina, sede di giganti fintech come Alibaba, Tencent e JD Finance, fa da traino al mercato fintech nel mondo, ma con l’emergenza coronavirus si rischia uno stallo.

A livello locale lo scoppio dell’epidemia ha avuto un evidente impatto, con la cancellazione o il rinvio di alcuni dei principali eventi del settore, come la Blockchain Week 2020 e Token2049 di Hong Kong e la Blockchain Week in Vietnam.

L’annullamento di conferenze ed eventi può penalizzare un’azienda e pesare sulla sua crescita, specie se si tratta di startup: gli eventi sono infatti un importante strumento di marketing e un’opportunità con cui una società mostra il suo volto e incontra fisicamente i suoi clienti già acquisiti e potenziali.

Per quanto riguarda l’Italia, l’emergenza Covid-19 sta già causando danni economici importanti, con Milano destinata a pagare lo scotto più alto trovandosi anche in zona rossa. Milano non è solo capitale finanziaria, ma anche la locomotiva del fintech in Italia, catalizzatrice di investimenti e sede di imprese innovative che stanno riscrivendo le regole della finanza con la tecnologia.

Ci sono anche lati positivi

Sul mercato fintech asiatico l’impatto dell’epidemia però non è del tutto negativo, poiché la tecnologia viene sfruttata per aiutare in questo momento di crisi, sia che si utilizzi la blockchain in campo medico per accelerare la verifica dei dati sanitari, sia che vengano incoraggiati i pagamenti cashless come mezzo per prevenire la diffusione del virus.

Anche i colossi tech come Tencent, Baidu e Ant Financial stanno cercando di limitare l’impatto negativo del virus sulla società, erogando finanziamenti agli ospedali e agli scienziati che lavorano a un vaccino. MYBANK di Ant Financial, ad esempio, ha recentemente annunciato sconti sui prestiti per le società che si trovano nell’epicentro dell’epidemia nella provincia di Hubei, con zero interessi per i primi tre mesi sui prestiti di un anno e dopo uno sconto del 20%.

Queste azioni positive possono contribuire a ridurre le conseguenze disastrose del Covid-19 e ad aiutare l’economia locale a riprendersi il più rapidamente possibile. Le società si fanno inoltre buona pubblicità e aiutano a mettere l’intero settore sotto una luce positiva.

Ad oggi non sappiamo in che misura l’impatto dell’epidemia di coronavirus sull’economia mondiale sarà devastante, ma citando Einstein,

“La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni perché la crisi porta progressi, è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”.

Anche se nessuno di noi ha la sfera di cristallo per sapere come sarà il mondo post Covid-19, questa filosofia si può applicare nel caso della tecnologia e del fintech. Ad esempio in Vietnam le persone sono state invitate a usare metodi di pagamento contactless e senza contanti, e alcune banche e società fintech hanno colto l’occasione per promuovere la sicurezza dei pagamenti elettronici (soprattutto dopo la notizia che le banconote sono un ricettacolo di germi e batteri e possono essere una minaccia per il contagio).

Può essere proprio questo il momento giusto per le società fintech e per le banche di promuovere l’uso dei pagamenti online e dell’internet banking e per sviluppare nuovi servizi di chatbot e intelligenza artificiale, soprattutto in un Paese come l’Italia ancora tanto legato al contante e alla filiale.

Coronavirus: tutti gli eventi fintech 2020 rimandati

Se molti eventi di settore, come il Paris FinTech Forum 2020, andato in scena 28 e 29 gennaio, il Finovate Europe a Berlino 11-13 febbraio e la London Blockchain Week del 4-11 marzo, sono riusciti a “scampare” all’emergenza Covid-19, altri sono stati invece rimandati.

Tra questi la Blockchain Week Rome 2020, la 5 giorni dedicata al mondo delle criptovalute e della blockchain in programma dal 17 al 21 marzo e spostata ora a luglio: dal 6 al 10.

Poi ancora Money 20/20 Asia, evento fintech noto in tutto il mondo originariamente previsto per il 24-26 marzo a Marina Bay Sands, è stato posticipato al 25-27 agosto 2020. In un’email gli organizzatori hanno dichiarato che “La sicurezza di tutti i partner e delegati è la priorità di Money20/20”. Anche Emtech Asia, che si doveva svolgere a febbraio nella stessa sede, è stato rinviato al 4-5 agosto.

La National Crowdfunding & Fintech Association of Canada ha annunciato che la 6^ edizione della FFCON20 (Fintech&Financing Conference and Expo) in programma 23-24 marzo 2020 a Toronto è stata rischedulata a causa delle preoccupazioni relative all’epidemia. La conferenza si svolgerà 8 e 9 luglio 2020. “Come conferenza globale abbiamo tenuto in grande considerazione l’evoluzione della situazione COVID-19”, ha affermato Craig Asano, fondatore e CEO di FFCON. “Poiché la salute e il benessere dei partecipanti a FFCON20 è la nostra priorità, abbiamo deciso di riprogrammare la conferenza in un secondo momento. Siamo grati ai nostri partner, sponsor, relatori e delegati per la loro comprensione e supporto e non vediamo l’ora di dare il benvenuto a tutti a FFCON dall’8 al 9 luglio”.

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