Coronavirus, 17 vittime: la città di Wuhan è in quarantena

Mario D’Angelo

23/01/2020

23/01/2020 - 00:12

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L’amministrazione della città di Wuhan, dove è nata l’epidemia, ha sospeso tutti i trasporti pubblici, compresi i voli aerei

Coronavirus, 17 vittime: la città di Wuhan è in quarantena

Dalle due di quattro giorni fa, si è passati in poco tempo a 17 vittime da coronavirus. E così il governo di Wuhan ha deciso di sospendere i trasporti pubblici e di chiedere ai cittadini di non lasciare la città, per paura della diffusione del contagio.

Coronavirus, conta delle vittime sale a 17

La gestione dell’emergenza del nuovo coronavirus si sta rivelando molto diversa da quella della SARS, sindrome respiratoria che fra il 2002 e il 2003 uccise quasi 800 persone. Il governo cinese ha subito deciso di fornire costanti aggiornamenti alle altre nazioni ed ha attuato immediatamente misure per contenere la malattia.

Le morti, al momento, sono diciassette, mentre i casi accertati sono 544. Secondo l’Imperial College di Londra potrebbero essere molti di più. Tutta la rete di trasporti pubblici urbani è stata chiusa e i voli in uscita sospesi. La notizia è stata data da Reuters, che ha citato media cinesi.

La mossa serve a contenere la diffusione del virus fra gli abitanti della città, limitandone i contatti sui mezzi pubblici. L’amministrazione locale ha detto ai cittadini che non dovrebbero lasciare la città se non per circostanze straordinarie.

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Nonostante gli sforzi, è stato registrato un caso anche negli Stati Uniti e la situazione rischia di aggravarsi se milioni di cinesi si metteranno effettivamente in viaggio per festeggiare il capodanno lunare. Infezioni sono state individuate anche in centri molto popolosi come Pechino, Shanghai, Macau e Hong Kong.

Coronavirus, risposta delle autorità tranquillizzano i mercati

I coronavirus rappresentano una grande famiglia di virus che solitamente colpiscono gli animali, ma che ogni tanto si evolvono e infettano gli esseri umani. I sintomi in questi ultimi includono febbre, tosse, difficoltà a respirare, e possono trasformarsi in polmonite. Il pericolo deriva dal fatto che non esiste un vaccino.

La decisa risposta delle autorità ha comunque calmato i mercati, che inizialmente hanno temuto per i limiti ai viaggi e al commercio. Diverse compagnie operanti in Cina, come Huawei e Foxconn, hanno chiesto ai dipendenti di evitare Wuhan e la provincia di Hubei, di cui la città è capitale.

Domani, giovedì 23, l’Organizzazione Mondiale della Sanità deciderà se dichiarare l’epidemia di coronavirus un’emergenza sanitaria globale.

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