Cooperazione: l’Italia quarto donatore del G7

Francesca Caiazzo

24 Gennaio 2018 - 15:13

L’Italia torna a investire nella Cooperazione allo sviluppo: circa 4,5 miliardi all’anno e risorse raddoppiato dal 2014. Il bilancio del ministro Alfano

Cooperazione: l’Italia quarto donatore del G7

Migrazioni, diritti umani ma anche istruzione e lotta contro il cambiamento climatico. L’Italia guarda oltre i propri confini per una crescita sociale ed economica più equa a livello internazionale e lo fa investendo risorse nella Cooperazione allo sviluppo.

Il nostro Paese ha invertito la tendenza e negli ultimi anni è tornato ad essere il quarto donatore del G7 con investimenti che rispetto al 2014 sono quasi raddoppiate.

A tracciare il bilancio degli ultimi 4 anni in tema di cooperazione è stato questa mattina il ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano, intervenendo insieme ai colleghi Carlo Calenda (Sviluppo economico) e Gianluca Galletti (Ambiente), alla prima della due giorni della Conferenza nazionale della cooperazione allo sviluppo in corso di svolgimento all’Auditorium Parco della musica di Roma.

Cooperazione: l’Italia ha un ruolo di primo piano

Dal 2014 al 2017, c’è stata un’inversione di rotta per l’Italia sul fronte della Cooperazione allo sviluppo investendo maggiori risorse nonostante la crisi. Questo perché - è stato evidenziato - la cooperazione è ritenuta uno strumento strategico per la politica estera italiana attraverso il quale l’Italia può giocare un ruolo di primo piano a livello internazionale.

Lo ha spiegato bene il ministro Alfano, sottolineando che il nostro Paese, negli ultimi 4 anni, è tornato

“ad assumere un ruolo di primo piano, diventando il quarto donatore del G7, raggiungendo lo 0,27% in percentuale di aiuto allo sviluppo (circa 4,5 miliardi all’anno) e raddoppiando le risorse rispetto al 2014. Nel 2017 abbiamo destinato alle emergenze umanitarie quasi 120 milioni di euro, il 20% in più rispetto al 2016”.

Dell’aumento dei fondi alla Cooperazione e allo sviluppo si era occupato, proprio nei giorni scorsi, l’associazione Openpolis che in collaborazione con Oxfam ha realizzato un report sull’argomento.

Pur riconoscendo l’incremento delle risorse erogate dall’Italia, lo studio ha mostrato come gran parte dei soldi siano però destinati all’accoglienza, quindi spesi dentro i confini nazionali e non nei Paesi meno sviluppati cui invece dovrebbero essere indirizzati.

Investimenti raddoppiati in 4 anni

Come detto, gli investimenti che l’Italia ha messo sul tavolo per progetti di cooperazione e sviluppo sono aumentati negli ultimi 4 anni e dal 2014 ad oggi sono addirittura raddoppiati.

Entra nel merito, il ministro Calenda:

“L’ Italia investiva lo 0,14%% del Pil, oggi la quota degli investimenti in cooperazione è raddoppiata ma ci dobbiamo porre l’obiettivo di uno 0,5% del Pil, un obiettivo raggiungibile e fondamentale per la crescita del Paese e delle nostre aziende”.

Bisogna tener conto anche di quanto fatto nei sui primi due anni di vita dall’Agenzia della Cooperazione: da quando è stata istituita nel gennaio 2016 ha erogato risorse per circa 160 milioni di euro.

Nell’anno appena trascorso, ad associazioni e organizzazioni della società civile sono stati, infatti, destinati fondi per 95 milioni di euro, in aumento rispetto ai 65 milioni dell’anno precedente.

Particolarmente rilevanti, infine, gli investimenti contro il cambiamento climatico che nel solo 2017 ammontano a circa 130 milioni di euro. Si tratta, come spiegato dal ministro Galletti, di risorse destinate a progetti per la tutela della biodiversità e sulle energie rinnovabili.

Mimica elogia l’impegno dell’Italia

Un particolare apprezzamento per l’impegno dell’Italia è giunto dal commissario europeo allo Sviluppo, Nevan Mimica.

“Lavoriamo con l’Italia in 35 paesi in tutti i continenti, perseguendo l’obiettivo ambizioso di strappare sempre più territori alla povertà e di non lasciare indietro nessuno. Le istituzioni finanziarie italiane, come ad esempio la Cassa Depositi e Prestiti, servono questi progetti egregiamente e l’Italia, soprattutto con la presidenza del G7 dello scorso anno, si è rivelata un partner fondamentale”

ha detto Mimica.

Valutazione positiva da parte del commissario europeo anche per le attività svolte dal nostro Paese anche in tema di istruzione, sviluppo sostenibile, immigrazione.

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