Conte più popolare di Salvini: la classifica dei leader politici più amati

Martino Grassi

16/04/2020

27/12/2022 - 14:43

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Il coronavirus sta modificando l’indice di popolarità dei politici, portando Giuseppe Conte in cima alla classifica dei leader più amati. Ma la fiducia degli italiani è destinata a durare?

Conte più popolare di Salvini: la classifica dei leader politici più amati

Giuseppe Conte sempre più popolare: da inizio emergenza sanitaria il nostro presidente del Consiglio ha visto aumentare ammirazione e fiducia da parte dei cittadini italiani, tanto che sui social - come dimostrato da fan page, commenti, video e meme, Conte è diventato una vera e propria celebrità.

In generale l’incertezza dettata dall’emergenza sanitaria ha modificato i consensi dei cittadini nei confronti dei leader politici. Mentre l’esecutivo si prepara all’avvio della Fase 2, gli italiani sono entusiasti delle misure attuate dal Governo fino a questo momento per limitare la diffusione del coronavirus.

Secondo i sondaggi condotti da Ipsos, il 70% dei cittadini si è dichiarato soddisfatto dei provvedimenti introdotti durante l’epidemia, solo il 26% li ha ritenuti inutili. Per quanto riguarda la gestione locale invece il 42% ha ritenuto gli interventi territoriali più efficaci di quelli nazionali, che hanno ottenuto solo il 34% delle preferenze.

Le scelte attuate dall’esecutivo hanno modificato anche le preferenze degli italiani nei confronti dei singoli leader, facendo svettare Conte in cima alla classifica, rendendolo più popolare di Matteo Salvini.

Classifica politici più apprezzati: Conte al primo posto

Secondo gli ultimi sondaggi politici forniti da EGM Acqua, per Agorà, la situazione dei consensi nei confronti dei leader politici sembra mostrare un premier che piace sempre più, in vetta alla classifica, e un Governo che invece non convince, mentre sembra crescere la fiducia nei confronti del centrodestra. Di seguito la classifica dei 10 politici più apprezzati:

Leader politico Percentuale dei consensi
Giuseppe Conte 45%
Giorgia Meloni 36%
Matteo Salvini 35%
Nicola Zingaretti 24%
Luigi Di Maio 22%
Silvio Berlusconi 18%
Carlo Calenda 17%
Giovanni Toti 16%
Matteo Renzi 14%
Vito Crimi 11%

Il premier Conte sembra aver guadagnato la fiducia degli italiani, probabilmente anche grazie al suo modo di gestire l’emergenza sanitaria cercando di fornire massima trasparenza ai cittadini. Sul podio troviamo poi i due leader di centrodestra, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, accusati durante la scorsa conferenza stampa di fare populismo e di speculare sull’epidemia in corso. A chiusura della classifica invece troviamo Toti, Renzi e Crimi, con un consenso poco superiore al 10%.

La popolarità acquisita durerà?

Quello che molti analisti si stanno chiedendo in questo momento è se il consenso acquisito durante il periodo di emergenza sia destinato a durare o aumentare, oppure, una volta superato il momento di difficoltà, si tornerà ai livelli del pre-coronavirus.

Come spiegato da Mark Leonard, direttore del Consiglio Europeo delle Relazioni Estere, durante i periodi di crisi le persone tendono a rifugiarsi sotto l’ala di un leader, soprattutto quando sono confuse o spaventate, affidandosi quasi completamente ai propri Governi, gli unici in grado di risolvere la situazione di pericolo.

“L’istinto iniziale è quello di radunarsi intorno alla bandiera, perché è visto come antipatriottico e inutile non farlo. Ma le società non possono essere mobilitate in perpetuo. C’è inevitabilmente una stanchezza, e la gente farà domande più difficili”.

Anche Nathalie Tocci, direttore dell’Istituto Italiano per gli Affari Internazionali, la pensa più o meno allo stesso modo:

“In una situazione di guerra, vuoi fidarti di chi ti governa, e questo vale per i cattivi leader e per quelli competenti. Ma la mia intuizione è che alla fine si vedranno i veri colori”.

Un esempio lampante è quello fornito da George Bush nel 2001 che secondo un sondaggio Gallup godeva del 51%, ma, a fine mese, dopo l’attentato dell’11 settembre, raggiunse il 90% dei gradimenti, dettato in larga misura dalla situazione di paura che l’evento epocale aveva generato. Tre anni dopo i suoi consensi erano scesi nuovamente, facendolo vincere con pochi punti di differenza dal suo sfidante.

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