Contagiati che arrivano in Italia: isolamento a loro spese

Luna Luciano

26 Dicembre 2021 - 15:20

condividi

Spese a carico dei positivi che giungono in Italia. A stabilirlo il nuovo decreto del Governo. Ecco cosa prevede e tutte le regole per chi entra in Italia.

Contagiati che arrivano in Italia: isolamento a loro spese

Spese per quarantena fiduciaria a carico dei viaggiatori che, giunti in Italia, risultano essere positivi al test molecolare o antigenico del Covid. A stabilirlo il nuovo decreto legge, frutto dell’incontro in cabina di regia dei vertici il 23 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre .

Questa nuova norma rientra quindi nelle disposizioni previste dal decreto in materia di “proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia”. Infatti aumentano sempre di più i contagi,a causa della variante Omicron che si diffonde più rapidamente rispetto alle precedenti mutazioni. E se la Germani torna in lockdown, l’Italia con le nuove disposizioni cerca quindi di limitare i contagi, soprattutto la diffusione della variante Omicron, per mezzo di viaggiatori che dall’estero arrivano in Italia per vacanza o per riunioni di famiglia.

Isolamento a spese dei contagiati che arrivano in Italia

Il pagamento dell’isolamento fiduciario sarà esclusivamente a carico dei positivi che arrivano in Italia. E se la nuova norma inizialmente non era inserita nella bozza presentata presso il Consiglio dei Ministri, adesso è ufficiale e vale per chiunque arrivi in Italia.

La misura è stata ritenuta necessaria, davanti all’incredibile contagiosità ed esplosione di casi in tutta Europa - e quindi in Italia. La nuova variante Omicron, con 32 mutazioni sulla proteina Spike, spaventa per l’alta contagiosità, dall’altra parte da uno studio effettuato in Gran Bretagna risulta che sia minore il rischio dei ricoveri, probabilmente grazie anche all’alta copertura vaccinale della popolazione.

La nuova disposizione del Governo si applicherà quindi per un periodo di dieci giorni, e dove sarà necessario l’isolamento sarà effettuato presso i Covid Hotel, ovviamente solo dopo aver comunicato al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio; solo in questo modo infatti potrà essere garantita la sorveglianza sanitaria per il periodo necessario.

Regole per chi viaggia: tamponi e quarantena per chi arriva in Italia

Sulla questione “viaggi” il Governo aveva già decretato un ulteriore stretta.
Infatti in una precedente ordinanza, firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, Palazzo Chigi aveva stabilito norme più severe per chi entrasse in Italia.

Secondo quanto stabilito, i cittadini UE non vaccinati che giungono in Italia devono sottoporsi a una quarantena per cinque giorni, oltre all’obbligo di presentare un test antigenico effettuato entro le 24 ore precedenti all’ingresso, oppure un test molecolare entro le 48 ore.

Le regole non cambiano per chi ha ricevuto le dosi del vaccino anti-Covid: anche i cittadini UE vaccinati devono sottoporsi al test rapido o molecolare prima di entrare nel Paese. Inoltre è obbligatorio per tutti i cittadini UE compilare il modulo Plf - Passenger Locator Form.

Restrizioni valide per chiunque provenga dai seguenti Paesi e per gli italiani che rientrano in patria: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Regole per i cittadini extra-UE: quarantena più lunga per i non vaccinati

La quarantena si allunga a 10 giorni per tutti i cittadini non vaccinati extra UE. La situazione cambia per i cittadini che hanno già ricevuto le dosi del vaccino.

Infatti i viaggiatori vaccinati extra-UE dovranno solo sottoporsi a un test molecolare, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso, oppure a un test antigenico nelle 24 ore precedenti. Diverse invece le disposizioni per i cittadini che arrivano da Gran Bretagna e Irlanda del Nord: il molecolare deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti all’arrivo in Italia. Per tutti invece sarà sempre obbligatorio compilare il modulo Plf- Passenger Locator Form.

Sarà invece vietato l’ingresso, fino al 31 gennaio, ai viaggiatori che provengono da: Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini e Malawi. I cittadini italiani possono invece rientrare, purché effettuino un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti e poi si sottopongano a una quarantena di 10 giorni.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO