È in arrivo Vibes, il nuovo servizio di Meta che vuole dare una svolta alla creazione di video con l’AI. Ecco cos’è, come funziona e a cosa serve.
Anche Meta decide di immettersi a gamba tesa nel mondo della creazione di contenuti multimediali tramite intelligenza artificiale. E lo fa con un progetto che si presenta ambizioso come mai prima d’ora, ossia Vibes. Disponibile all’interno dell’app Meta AI e sul sito ufficiale dell’AI di Mark Zuckerberg, offre una serie di strumenti e possibilità per creare e condividere brevi video generati tramite prompt di comandi.
Rispetto a quanto visto su servizi affini come ChatGPT e Google Gemini, in questo caso è il senso stesso della piattaforma ad essere diverso. L’idea è di mettere a disposizione di tutti una sorta di bacheca di condivisione, dove poter mostrare le proprie creazioni, rendere pubblici i comandi utilizzati, autorizzare la modifica ad altri utenti esterni e molto altro.
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Cos’è e come funziona Meta Vibes
Inserito al posto del precedente feed Discover, Vibes è il nuovo servizio di Meta che si concentra sulla condivisione di richieste e di interazioni tra utenti sfruttando i video generati con l’intelligenza artificiale. Più che una semplice messa a disposizione di bot per creare contenuti, si tratta di una piattaforma che vuole aiutare a trovare la giusta ispirazione creativa e a sperimentare ulteriormente.
All’interno del feed, è presente un’ampia varietà di video generati con l’AI dai creatori di contenuti e dalla community. Gli utenti possono vedere il prompt che ha creato un video e utilizzarlo come ispirazione per i propri. C’è ovviamente anche la possibilità di partire da zero, ma il vero vantaggio sta nel lavorare su contenuti già esistenti e nel personalizzare i video dal feed.
Una volta aver completato la creazione, è possibile condividere il video direttamente sul feed di Vibes, inviarlo a un’altra persona tramite messaggio privato o pubblicarlo su Instagram e Facebook come storia o Reel.
Il progetto continua a crescere
Dietro Vibes di Meta ci sono nomi molto importanti, il che rende meglio l’idea di quanto l’azienda di Mark Zuckerberg voglia puntare su un comparto dell’AI così velocemente in crescita. Al progetto ha infatti lavorato, tra gli altri, anche Black Forest Labs, ossia l’azienda che ha sviluppato Midjourney.
La startup tedesca è diventata presto tra le realtà più riconosciute e acclamate dell’intero settore. Tanto che, proprio di recente, è riuscita a raccogliere 31 milioni di dollari di capitale iniziale per lo sviluppo del nuovo progetto FLUX.1.
Si tratta di un sistema alternativo a quelli già presenti, che punta a generare immagini di qualità parecchio superiore rispetto ai modelli di AI attualmente sul mercato. Sta venendo addestrato su 12 miliardi di parametri, col fine di fornire una qualità dell’immagine estremamente elevata e con una varietà di rapporti che va da 0,1 a 2 megapixel.
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