Cipro di nuovo a rischio default: 3 motivi per cui preoccuparsi

Erika Di Dio

20 Marzo 2013 - 15:28

Cipro di nuovo a rischio default: 3 motivi per cui preoccuparsi

Solo pochi giorni fa, la troika e qualche leader di Cipro hanno redatto un accordo di salvataggio per l’isola, il cui debito è arrivato al 127% del PIL nel 2012. La proposta, che comprendeva una tassa su tutti i depositi bancari, aveva lo scopo di aiutare il paese a garantire abbastanza liquidità per salvare le sue banche in difficoltà.

Tuttavia, il parlamento cipriota ha rapidamente respinto il piano di salvataggio proposto, in quanto 36 deputati hanno votato contro la tassa. Il resto dei membri del parlamento si è astenuto dal voto e assolutamente nessuno ha votato a favore della proposta.

Questo rimette Cipro a rischio default, perché la nazione ha bisogno di circa 17 miliardi di euro di finanziamenti in più per evitare il fallimento. Qui ci sono tre ragioni per cui questo scenario è particolarmente preoccupante.

1. Nuova rottura dell’Eurozona?

Quasi un anno fa, le preoccupazioni per un "Grexit" o un’uscita greca dalla zona euro hanno ossessionato i mercati, mentre la Grecia affrontava la pressione politica e finanziaria di rispettare il piano di salvataggio dell’UE e della Troika. Questo alla fine ha portato all’escalation di timori riguardo una possibile rottura della zona euro, in quanto anche altri paesi membri, come il Portogallo e l’Irlanda, avevano problemi a conformarsi ai requisiti di bilancio dell’UE.

Un potenziale default di Cipro potrebbe ancora una volta minacciare la stabilità del blocco della moneta unica, in quanto potrebbero riemergere speculazioni su un’uscita dalla zona euro. L’esistenza dell’euro come valuta comune potrebbe essere messa in discussione ancora una volta, facendo rivivere i timori di una rottura della regione.

2. Un altro duro colpo per la credibilità europea.

Da quando la Grecia ha iniziato a mostrare segni di debolezza economica già nel 2009, la zona euro è stata ossessionata dall’espressione "crisi del debito". Non sorprende che questo abbia portato gli investitori a mettere in discussione la credibilità della regione.

Un default di Cipro, però, potrebbe peggiorare ancor di più le cose per la zona euro, in quanto potrebbe scoraggiare ulteriormente i creditori in materia di prestiti alla regione. Dopo tutto, i detentori privati ​​di titoli di Stato greci sono stati costretti a sopportare enormi perdite quando la Grecia è stata salvata, e sembra sempre di più che Cipro sia diretta nella stessa direzione.

Questo sarebbe un triste spettacolo considerando il progresso compiuto dalla Banca centrale europea per ripristinare la fiducia nella regione attraverso le riforme economiche.

3. La BCE potrebbe perdere il suo focus sulla crescita.

La BCE ha solo di recente spostato i suoi sforzi dal raggiungimento della stabilità finanziaria alla promozione della crescita, ma sembra che dovrà combattere i suoi demoni del debito ancora una volta.

Il vero pericolo è se gli investitori inizieranno a chiedere maggiori premi di rischio, in quanto ciò porterebbe ad un aumento dei costi di finanziamento di queste banche.

L’altro problema è che la pressione sulla banca centrale potrebbe portare i responsabili delle politiche della BCE a dedicare il loro tempo e la loro energia a stabilizzare le banche di Cipro, invece di promuovere la crescita nella regione.

Attualmente, i funzionari ciprioti stanno lavorando per elaborare un nuovo piano per raccogliere i 5,8 miliardi di euro di cui Cipro ha bisogno per sbloccare i prestiti di emergenza.

Si dice che Cipro potrebbe cercare il sostegno della Russia, il suo alleato forte e più grande fonte di depositi esteri. Mosca ha aiutato Cipro e le ha dato in prestito 2,5 miliardi di euro quando l’isola ne ha avuto bisogno in precedenza, quindi c’è ancora la possibilità che il piccolo paese riesci a tirarsi fuori dai guai prima che le cose peggiorino.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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