Cina sotto pressione: la ripresa frena, ma il controllo di Xi Jinping avanza

Violetta Silvestri

31/08/2021

31/08/2021 - 11:46

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La Cina continua a mostrare segnali di debolezza nella ripresa economica: il dato PMI dei servizi è stato deludente e, a sorpresa, in calo. Ad aumentare è invece la stretta normativa, che succede?

Cina sotto pressione: la ripresa frena, ma il controllo di Xi Jinping avanza

Cina: le preoccupazioni per l’economia sono in aumento, dopo che la crescita delle aziende manifatturiere è quasi in stallo e il settore dei servizi si è contratto per la prima volta dall’apice della pandemia all’inizio dello scorso anno,

L’ultimo sondaggio ufficiale sui responsabili degli acquisti ha mostrato che l’economia cinese si è raffreddata ad agosto, poiché l’aumento dei costi delle materie prime e l’attuale pandemia hanno colpito le aziende.

Viaggia senza ostacoli, invece, il piano di Xi Jinping di controllare con norme severe vari comparti economici in nome dell’anti-monopolio e della sicurezza nazionale.

La Cina, quindi, appare sempre di più sotto pressione: che succede al dragone?

I dati deludenti della crescita in Cina

Il settore dei servizi cinese si è contratto ad agosto per la prima volta dalla crisi pandemica nel 2020, secondo i dati ufficiali pubblicati il 31 agosto.

L’indagine mensile sulle imprese del National Bureau of Statistics ha rilevato che l’indice dei direttori degli acquisti non manifatturieri (PMI) è sceso a 47,5 in calo rispetto al 53,3 di luglio.

L’ultima lettura ha anche segnato il primo ribasso al di sotto della linea 50 da febbraio 2020, quando la Cina ha chiuso più della metà del Paese nel tentativo di contenere il coronavirus. Le letture inferiori a 50 indicano una contrazione dell’attività commerciale rispetto al mese precedente, mentre quelle superiori a 50 riflettono l’espansione.

Il tonfo di questo mese nel PMI dei servizi arriva quando la diffusione della variante Delta a fine luglio e agosto ha spinto Pechino e molte altre grandi città ad annunciare restrizioni di viaggio e blocchi in alcune aree.

Le attività che rientrano nei settori trasporto stradale e aereo, alloggio, ristorazione, leasing, sport e intrattenimento, sono state le più colpite, con i loro sottoindici che sono scesi al di sotto del valore 50.

Nel frattempo, il PMI manifatturiero ufficiale della Cina è sceso a 50,1 ad agosto, in calo rispetto al 50,4 di luglio, secondo l’ufficio di statistica.

La lettura, la più bassa in 18 mesi, ha anche deluso la previsione mediana di 50,2 attesa dagli economisti intervistati in precedenza dal Wall Street Journal.

Le fabbriche hanno riferito che i nuovi ordini sono diminuiti questo mese, con la domanda di esportazione che ha raggiunto il minimo in oltre un anno, portando a un altro mese di tagli del personale.

Il piano di controllo di Xi Jinping avanza

Non si placa invece la strategia di controllo radicale che sta portando avanti Xi Jinping.

Il presidente cinese ha presieduto una riunione ad alto livello per “rivedere e approvare” misure specifiche per combattere i monopoli, l’inquinamento e aumentare le riserve strategiche, tutte aree vitali per la vita del suo Governo e per il miglioramento della qualità di vita 1,4 miliardi di persone del Paese.

Xi, in particolare, ha sottolineato l’importanza di inasprire le normative anti-monopolio, una spinta che è costata alla nazione centinaia di miliardi di dollari in valore di mercato nell’ultimo anno.

I funzionari cinesi hanno preso di mira alcune delle più grandi società tecnologiche, tra cui Alibaba, in segno di disappunto per la loro rapida crescita e influenza.

La maggiore piattaforma di consegna di cibo della Cina, Meituan, ha dichiarato lunedì che potrebbe subire multe significative nel corso di un’indagine antitrust sulle sue operazioni. Intanto, sono giunte regole restrittive anche per il tempo dedicato ai giochi online, con conseguente crollo di titoli quali Tencent.

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