In positivo i mercati asiatici. L’indice di Shanghai è trascinato in territorio positivo dal rally a Wall Street, mentre i trader tornano ad investire in cerca di occasioni.
Gli strappi sul mercato azionario in Cina continuano giovedì; arriva sostegno dal forte rimbalzo al rialzo a Wall Street sulle aspettative che la Federal Reserve ritarderà il tanto atteso rialzo dei tassi di interesse a settembre a causa del contesto di forte volatilità.
Il mercato azionario in Cina è in via di rialzo giovedì; il rally a Wall Street ha contribuito a calmare i mercati globali in tumulto, spingendo gli investitori cinesi e stranieri ad andare a caccia di buoni affari dopo il crollo del 20 per cento registrato dalla scorsa settimana.
Ma i trader sanno che il mercato rimane vulnerabile ad improvvisi selloff, il che porta all’acquisto di azioni tramite finanziamento a margine con leva finanziaria ridotta.
Il sentiment rimane fragile sulla scia del timore diffuso circa il rallentamento della seconda economia più potente al mondo.
Lo Shanghai Composite è arrivato a toccare un rialzo in territorio positivo del 3 per cento, per poi assestarsi intorno a un +1.38%, poco al di sotto della variazione in apertura.
L’indice è riuscito a superare per un brevissimo periodo il livello tecnico chiave a 3.000 punti, ora in ribasso a 2,906.49, il che suggerisce che il livello di supporto precedente potrebbe trasformarsi in una linea di resistenza.
Anche Hong Kong è in rialzo, con l’indice Hang Seng a +2.95%.
Wall Street ha registrato un rialzo di quasi il 4 per cento nella sessione di ieri, diminuendo così i timori su una crisi del mercato globale dopo il pesante selloff di inizio settimana.
I titoli azionari cinesi erano scesi di nuovo mercoledì - portando le perdite oltre il 20 per cento in soli cinque giorni - sottolineando la fiducia fragile degli investitori e il dubbio profondo sulla possibilità che iltaglio dei tassi di interesse da parte della Banca popolare della Cina (PBOC) del giorno precedente potesse stabilizzare l’economia.
I timori circa il rallentamento della crescita in Cina sono in aumento dall’inizio dell’anno a causa del costante flusso di dati economici più deboli del previsto; venerdì scorso, il market mover di Markit sull’attività manifatturiera in Cina ha mostrato la frenata maggiori da 6 anni e mezzo.
Un’inaspettata svalutazione dello yuan due settimane fa ha aggiunto benzina ai sospetti che Pechino sia preoccupata per le difficoltà delle esportazioni, motore trainante della crescita del paese negli ultimi due decenni.
Lo yuan è in via di risalita contro il dollaro giovedì, sostenuto dal rialzo sul mercato azionario.
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